Giovani e Scuola

IL MIUR HA DECISO: GLI UNDER 14 POTRANNO USCIRE DA SCUOLA SENZA I GENITORI

Roma, 11 ott. (Apcom) - Lo sciopero della scuola di venerdì scorso contro i tagli al settore, indetto da Flc-Cgil per un'ora e da Usi-Ait e Unicobas per l'intera giornata, ha comportato la chiusura di alcuni istituti a causa della mancanza di collaboratori scolastici che hanno aderito alla mobilitazione. In questi casi gli alunni non sono nemmeno potuti entrare ed "in una scuola di Borgo a Mozzano (Lucca) - riporta oggi il periodico Tuttoscuola - si è sfiorata la tragedia: un bambino di sette anni, rimasto fuori della scuola, chiusa per sciopero, si è messo in strada per tornare a casa".  Il bambino "ha percorso da solo alcuni chilometri - continua la rivista specializzata in istruzione - attraversando anche un passaggio a livello, poi è stato visto da una conoscente che lo ha riaccompagnato a casa. I genitori hanno sporto denuncia. Si tratta di un caso limite, ma che fa capire quanto sia delicata la questione". Tuttoscuola si chiede come un semplice sciopero dei collaboratori scolastici possa produrre "l'effetto ultrattivo di bloccare l'intera attività didattica, pur essendovi la disponibilità degli insegnanti per svolgerla. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa la Commissione di garanzia (legge 146/1990), visto che le attività della scuola - conclude la rivista - rientrano tra i servizi essenziali tutelati dalla legge per garantire diritti costituzionalmente protetti: quelli degli alunni per l'istruzione".
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“Approvate definitivamente le nuove norme sull’accompagnamento dei minori di 14 anni previste dalla legge di conversione del cosiddetto decreto legge fiscale. D’ora in poi i genitori delle ragazze e dei ragazzi minori di 14 anni potranno legittimamente autorizzare le scuole frequentate dai propri figli a consentirne l’uscita autonoma dai locali scolastici al termine dell’orario delle lezioni, in considerazione dell’età, del grado di autonomia e dello specifico contesto, nell’ambito di un processo di autoresponsabilizzazione. Il rilascio dell’autorizzazione da parte della famiglia avrà l’effetto di esonerare il personale scolastico dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza”. Lo comunica il Miur.
“Le novità introdotte – sottolinea la Ministra Valeria Fedeli – rappresentano un punto di equilibrio fondamentale tra diverse esigenze, tutte di grande rilievo e irrinunciabili, quali la tutela dell’incolumità delle e dei minori, il raggiungimento di gradi sempre maggiori della loro autonomia, le scelte educative delle famiglie e il ragionevole contenimento degli obblighi di vigilanza in capo al personale scolastico”.
“Le norme approvate – spiega in una nota il Miur – sono nate dall’esigenza di intervenire all’indomani della pubblicazione, lo scorso settembre, di un’ordinanza della Corte di Cassazione che aveva abbracciato un’interpretazione particolarmente rigorosa delle attuali disposizioni in materia di obblighi di vigilanza nei confronti dei minori. A seguito di questa ordinanza molti dirigenti scolastici avevano emanato specifiche circolari per impedire l’uscita autonoma da scuola delle alunne e degli alunni con età inferiore ai 14 anni. Provvedimenti che hanno determinato proteste e preoccupazioni da parte delle famiglie, che si sono trovate anche nell’evidente difficoltà di contemperare la presenza quotidiana all’uscita della scuola dei propri figli con l’orario di lavoro. Gli stessi docenti si sono visti costretti a dover prolungare la loro presenza nei locali scolastici anche oltre l’orario di lavoro. Con l’ordinanza della Cassazione, in pratica, è emersa la mancanza, nel nostro ordinamento, di una disciplina specifica sulla questione, che tra l’altro garantisse l’uniformità normativa su tutto il territorio nazionale.
Le novità approvate consentiranno di superare tutte le problematiche richiamate, nel rispetto dei principi sanciti nella Carta Costituzionale, laddove assegnano alla famiglia e alla scuola la responsabilità di educare e di istruire i giovani in un rapporto famiglia/scuola che va nella direzione di una relazione sempre più interattiva, introducendo modalità organizzative tese a favorire un maggiore coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, investendoli così della corresponsabilità educativa. In questo quadro, l’autorizzazione dei genitori all’uscita autonoma dei minori di 14 anni da scuola costituirà il frutto del confronto responsabile, dell’accordo partecipato, della condivisione di metodologie e obiettivi tra famiglia e scuola, che devono caratterizzare il processo di crescita del minore in ambito scolastico” (Foto Apcom).

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