Dal Campidoglio

STOP ALLE BOTTIGLIE DI PLASTICA NEGLI UFFICI COMUNALI

Stop alle bottigliette di plastica negli uffici comunali di Roma. Presto i dipendenti capitolini potranno rispolverare l’antica abitudine dell’acqua del sindaco: quella pubblica e che fresca sgorga dagli oltre duemila nasoni che popolano le vie della Capitale. Il via libera al progetto è arrivato in questi giorni dall’Aula Giulio Cesare e prevede l’installazione di erogatori idrici all’interno degli uffici comunali.

“Vogliamo lanciare un segnale preciso: più consumo dell’acqua pubblica, meno plastica e quindi sostenibilità ambientale”, ha detto la presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, prima firmataria dell’atto. Insomma, i dipendenti capitolini presto saranno invitati a utilizzare l’acqua del rubinetto che – come si legge nella delibera – è sicura, in adeguata quantità e ha costi sostenibili. “Incentiviamo l’uso dell’acqua proveniente dall’acquedotto romano, rinomata per la sua qualità, attestata da continue analisi, sia chimiche che batteriologiche. Diamo così avvio a una buona e virtuosa pratica a partire dalle migliaia di dipendenti che potranno bere dai distributori acqua potabile alla spina in condizioni di sicurezza e igienicità”, ha aggiunto Celli. Negli uffici quindi saranno installati erogatori di acqua pubblica potabile.

I lavoratori, a oggi, spesso devono riempire le bottigliette in bagno e talvolta rinunciano perché la pratica non è igienica. Adesso le strutture comunali dovranno provvedere allo sviluppo del progetto, permettendone la realizzazione nel maggior numero di uffici. Uno dei vantaggi del provvedimento è la riduzione delle emissioni di Co2 generate dalla filiera di produzione delle bottiglie di plastica dalla fabbrica al consumatore.

Samuele Paolo Ferrara

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