Fatti di Roma

SONDAGGIO SULLA VIOLENZA DI GENERE: MOLTE DONNE SOTTOVALUTANO I RISCHI

violenza domestica


Molte donne sottovalutano i rischi della violenza da parte del proprio partner. È quanto emerge dai dati di un sondaggio condotto dal portale “VediamociChiara”, mirato a comprendere la consapevolezza delle donne sulla violenza “visibile e invisibile” di genere. I dati sono stati presentati nell’ambito dell’incontro “Non si muore per amore”, tenutosi il 9 novembre presso il Teatro Palladium di Roma.

Il sondaggio ha coinvolto oltre 2800 utenti in 10 giorni, con un’età che oscilla tra 25 e 55 anni e un’equa divisione sul territorio nazionale. Dai risultati è apparso che nei grandi centri c’è maggiore consapevolezza – oltre il 58% – del rischio di una violenza visibile e invisibile da parte del partner. Nei centri più piccoli, invece, sembra esserci più fiducia: un dato può derivare dal fatto che nei piccoli centri può esserci un maggior controllo sociale o timore di essere giudicati. In generale, il 59% ha affermato di avere fiducia nelle forze dell’ordine, sebbene siano state segnalate alcune criticità quali difficoltà nel trovare immediata comprensione e lentezze burocratiche.

Nel comunicato diffuso dall’associazione si rileva che la violenza fisica è percepita come pericolosa per le over 40 – per oltre il 95% – “mentre coloro che sono al di sotto di questa età sembrano esserne meno convinte o forse è l’effetto ‘50 sfumature di grigio’: il dato è attorno al 84%”. Per il 78% delle utenti l’insulto verbale non è considerato violenza, ma alla domanda “tu insulteresti il tuo compagno nello stesso modo?” la risposta per oltre il 90% è stata “No”. Dato che la nota giudica una “curiosa contraddizione”.

“La gelosia – continua la nota – è percepita come generalmente positiva. Sono solo la metà coloro che distinguono tra una gelosia ‘sana e affettuosa’ e una ‘malata e pericolosa’”. Il 40% delle utenti ha indicato almeno un’esperienza potenzialmente a rischio di violenza nella propria esistenza, per oltre il 90% risolta autonomamente. Il 10% ha avuto varie vicissitudini con conseguenti cambi di numero telefonico e abitudini o addirittura domicilio. Oltre il 30% delle partecipanti ha confessato di aver temuto per l’incolumità di un’amica, di una conoscente o di una parente, e la maggior parte dichiara di aver tentato almeno di segnalare gli eventuali rischi all’amica, parente o conoscente.

“Questi dati – conclude la nota – indicano abbastanza chiaramente una sottovalutazione dei rischi derivanti dalla violenza invisibile da parte del partner, ma anche molta confusione su cosa considerare violenza e cosa no. Ed è per questo che come VediamociChiara invito tutto il mondo dei blog e dei forum dedicati alle donne a creare una sorta di rete di vigilanza su questi temi e una carta dei comportamenti e degli atteggiamenti che noi donne dovremmo cominciare a guardare sotto un’altra luce.

Maddalena Tomassini

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