Dal Campidoglio

SOCIALE, LA QUALITA’ DELLA VITA PER I ROMANI E’ INSUFFICIENTE

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Il voto medio che i cittadini romani danno alla qualità della vita nella Capitale è 5,12: un’insufficienza. A dirlo è l’Indagine realizzata dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, presentata questa mattina in Campidoglio. Il dato, leggermente al di sotto di quello rilevato l’anno precedente (5,24), conferma l’insoddisfazione crescente che è stata registrata da 4 anni a questa parte.

In effetti è il peggiore risultato che è stato ottenuto in tutte e nove le precedenti edizioni dell’indagine e, per la prima volta, la percentuale di coloro che dichiara di sentirsi poco soddisfatto di come vive a Roma, dei servizi e non solo che offre, supera il 50% dei votanti, mandando in passato il risultato del test. Gli intervistati sono un campione di 2000 residenti che, intervistati tra il 1 giugno e il 26 luglio di quest’anno, sono stati presi da diverse zone di Roma, suddivisi anche per lavoro ed età, così stratificati in modo tale da rispecchiare fedelmente la popolazione romana  anche al titolo di studio e alla condizione professionale; il metodo di assegnazione del voto è stata la basilare scala di soddisfazione su base da 1 a 10 e gli è stato chiesto un giudizio sulla qualità della vita a Roma e su 18 servizi pubblici in capo dall’amministrazione capitolina.

Il fondo della classifica, purtroppo, viene assegnato ai servizi riguardanti la raccolta dei rifiuti (4,2) e la pulizia stradale (3,3) mentre l’unica ad ottenere un voto sufficiente è l’illuminazione pubblica; sul trasporto c’è forte insoddisfazione per i servizi di linea (4,5 per bus e tram e 5,5 per la metropolitana) mentre viene giudicato più che sufficiente il servizio Taxi. I servizi culturali sono sicuramente quelli più stimati dai romani con una media del 7,6 con punte di eccellenza per PalaExpo (8) e per l’Auditorium (7,9). Anche i servizi sociali sono valutati sopra la sufficienza (6,5), con un risultato migliore ottenuto dalle farmacie, piuttosto che dai nidi e dall’assistenza.

Da un punto di vista socio anagrafico le donne intervistate sono più critiche degli uomini, gli adulti e gli anziani sono più scontenti dei giovani ed infine i lavoratori autonomi percepiscono la vita in città più negativamente dei lavoratori dipendenti e anche dei disoccupati.

“Il monitoraggio continuo dei servizi pubblici locali è fondamentale per comprendere gli aspetti critici della vita in città al fine di attivare soluzioni correttive”, ha detto presentando l’Indagine Marco Penna, presidente vicario dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale che ha effettuato la ricerca. “Solo attraverso il confronto tra Pa e cittadini, con un impegno di reciproca responsabilizzazione – ha aggiunto Penna – potranno nascere soluzioni innovative e comportamenti consapevoli per ottimizzare la qualità dei servizi pubblici e innalzare i livelli di benessere. In molti casi non si tratta di riprogrammare i servizi, ma di rispettare di più il servizio già programmato”.

L’importanza dell’Indagine è stata poi sottolineata dal presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, e dall’assessore allo Sviluppo Economico, Adriano Meloni. “Questi dati permettono all’amministrazione di dialogare con il territorio – ha detto De Vito – sono importanti per capire dove intervenire per migliorare i servizi in efficienza, trasparenza ed economicità. Noi siamo già al lavoro e speriamo che tra un anno i voti dei romani raggiungano almeno la sufficienza”.

“Roma è davvero ridotta in modo scandaloso – ha aggiunto Adriano Meloni, assessore al commercio – la qualità dei servizi non è adeguata e le precedenti amministrazioni non si sono impegnate abbastanza. Questo è uno dei motivi per cui abbiamo vinto le elezioni. Abbiamo già aperto dei tavoli di lavoro con l’Agenzia e le associazioni rappresentative dei consumatori per migliorare la qualità dei servizi erogati. Il problema non sono i contratti di servizio in sè, ma la loro concreta applicazione”, ha concluso l’assessore.

Pietro Proietti

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