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SOCIALE; CICCARELLI (FORUM LAZIO), “CON AUMENTO IRPEF PIÙ’ FAMIGLIE NON ARRIVERANNO A FINE MESE”

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L’aumento, probabile, dello 0,3 dell’addizionale IRPEF a Roma avrà certamente una ricaduta sociale importante. L’incremento dallo 0,9 %, attuale, all’1,2 % intaccherà la già precaria situazione economica delle fasce più deboli della capitale, con una forte ricaduta sulle famiglie romane. E’ su quest’argomento abbiamo chiesto il parere al presidente del Forum delle famiglie Lazio, Emma Ciccarelli.

Qual è dal punto di vista come presidente del forum, la situazione delle famiglie romane oggi?

La situazione è certamente problematica e preoccupante. Tanti i problemi economici che caratterizzano le criticità delle famiglie del Lazio e in particolare di Roma. Gli oneri finanziari imposti dallo Stato e dal comune sono tanti e opprimenti. Manca un vero piano per l’incentivazione alla famiglia, a livello centrale e locale. Non esistono politiche lungimiranti di lungo periodo, che collochino la famiglia al centro dell’interesse per lo sviluppo e la crescita del tessuto sociale. Manca, per le famiglie, il riconoscimento di veri ammortizzatori sociali. Questi ultimi, a mio giudizio, rinvigorirebbero una situazione tanto critica, con una ricaduta più generale verso quella rinascita economica collettiva, l’aumento demografico e la ripresa sociale che tutti aspettano ormai da troppo tempo.

Che tipo di sofferenze vivono oggi le famiglie della capitale?

Sofferenze di diverso tipo. Generalizzate. Tutte causa della crisi economica del momento e, dell’aumento della disoccupazione. Quando in una famiglia manca il lavoro ai genitori, sono proprio i figli a farne le spese.

Secondo lei, quale sarà la ricaduta sociale dell’aumento Irpef?

Come le dicevo, in una famiglia, in cui il lavoro ai genitori scarseggia o manca proprio, a risentirne maggiormente sono proprio i figli. Certamente sono sempre più penalizzate le famiglie con un maggior numero di prole. Così, ad esempio, assistiamo al taglio delle spese sanitarie fondamentali quali il dentista. Un altro taglio è fatto sulle attività sportive e ricreative in genere, molto importanti per la crescita e lo sviluppo dei bambini e dei ragazzi. Addirittura le nostre associazioni, ci segnalano l’aumento di famiglie  che non riescono a garantire il pasto serale completo ai propri figli e, quindi, quello scolastico è l’unico completo che i piccoli possono fare.

Qual è il fabbisogno attuale delle famiglie romane?

Maggiore equità fiscale e certamente minori oneri. Mi creda, non è uno slogan. Occorre dare un valore sociale alla famiglia. Riconoscere che chi ha contratto una regolare unione, civile o religiosa non importa, si è assunto delle responsabilità nei confronti della società. Occorre dare maggiore attenzione rispetto a chi decide di rimanere single. Una famiglia ha costi di gestione, sussistenza e assistenza certamente maggiore di chi decide di rimanere da solo. Oggi, in molte famiglie, i coniugi chiedono fittiziamente la separazione o il divorzio per ottenere quelle agevolazioni fiscali come la mensa e altri servizi fondamentali per la crescita dei propri figli. Occorre invertire la rotta.

Quale provvedimento consiglierebbe, di attuare da subito, al sindaco Marino?

Un’apertura e un maggior confronto con tutte le associazioni e le realtà che si occupano di famiglia a Roma. Il Forum che rappresento, ad esempio, in tutto il Lazio raggruppa cinquanta associazioni, s’interessa di 500.000 persone e 150.000 nuclei famigliari. Di questi l’80% incide sulla struttura sociale della capitale. Il sindaco Marino ci ha estromesso da qualsiasi dibattito collettivo, dialoga soltanto con pochi, eppure noi rappresentiamo una grande realtà romana.

Per terminare, qual è un provvedimento importante del sindaco Alemanno che Marino ha cancellato?

Il quoziente familiare. Quella rimodulazione degli oneri familiari. Quella maggiore equità e giustizia fiscale, che purtroppo oggi non esiste e che sempre di più mina le fondamenta della famiglia e impaurisce chi vuole vivere l’esperienza della famiglia.

 Alfonso Benevento

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