Dal Campidoglio

PRESENTATO AL COMUNE UN PROGETTO DA 80 MILIONI PER RILANCIARE LO STADIO FLAMINIO

Rinasce lo stadio Flaminio. Pochi giorni fa l’As Roma Nuoto, insieme a una cordata di imprenditori privati (Ccc, Costruzioni civili e commerciali; Rubner Holzbau; Protos engineering; Bear stadiums) ha presentato all’amministrazione capitolina un progetto da 80 milioni di euro per ristrutturare l’impianto e renderlo un luogo animato non solo dal calcio, ma anche da scherma, nuoto, ginnastica e danza.

Lo stadio, di importante valore architettonico, progettato sul finire degli anni ’50 del secolo scorso da Antonio e Pier Luigi Nervi, è stato chiuso nel 2011 a causa di un contenzioso giudiziario. Per anni è stato al centro delle cronache per lo stato di degrado e abbandono. Ora la proposta di riqualificazione è concreta ed è al vaglio degli uffici capitolini competenti. Si apre così per lo stadio Flaminio una nuova fase. L’obiettivo in Campidoglio è portare il progetto in giunta prima dell’estate o comunque prima del voto, qualora le elezioni amministrative del 2021 si tenessero a giugno. “Siamo contenti che ci sia una cordata di aziende solide sul territorio che insieme all’As Roma Nuoto abbia avanzato un progetto – spiega l’assessore allo Sport di Roma, Daniele Frongia, interpellato da Agenzia Nova -. L’iter adesso è quello del codice degli appalti, si apre l’istruttoria negli uffici a termine della quale, al netto di correzioni e integrazioni, il progetto arriva in giunta se è ritenuto d’interesse. Sento di poter dire – sottolinea Frongia -, avendo condiviso il lavoro in questi anni con la sindaca di Roma, Virginia Raggi, e con l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori, che l’interesse c’è e, infatti, l’obiettivo che ci siamo posti è quello di portare la delibera in giunta prima dell’estate”. E se si dovesse votare a giugno, “entro la fine del mandato”.

Il nuovo impianto, secondo le stime, impiegherà almeno 400 operai nella fase di svolgimento dei cantieri, altri 500 posti di lavoro saranno avviati per le attività all’interno dello stadio, “senza contare il personale aggiuntivo per gli eventi che si svolgeranno dentro l’impianto e l’ingente indotto economico che sarà generato sul quadrante e sulla città tutta”, precisa l’assessore allo Sport di Roma. Tra le attività previste all’interno della struttura riqualificata un ruolo importante lo avrà, chiaramente, il nuoto grazie alla riqualificazione della piscina semiolimpica da 25 metri. “Tuttavia il progetto è polivalente, multisportivo, lo stadio aveva già una palestra di atletica pesante e uno spazio per la scherma”, aggiunge Frongia. L’iter e i tempi, legati alla messa a gara del progetto, che partirà dopo il via libera da parte della giunta capitolina, non sono al momento stimabili. In ogni caso sarà la prossima amministrazione a tagliare il nastro. “Molte attività sono state completate nel corso del mandato, per dossier complessi come il Flaminio un mandato non è sufficiente. È normale che alcune cose iniziate adesso, vedranno la luce nel corso dei prossimi anni. Naturalmente spero che sia sempre Virginia Raggi a tagliare il nastro”, conclude Frongia.

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