Giovani e Scuola

LAVORO, PER I GIOVANI È IMPORTANTE AVERE ESPERIENZE DI VOLONTARIATO

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Le esperienze di volontariato sono giudicate con favore dalle aziende perché denotano atteggiamento propositivo, tolleranza allo stress e intelligenza emotiva. A riportarlo è uno studio del Centro di avviamento alla Carriera della John Cabot University (JCU) di Roma.

Le statistiche elaborate in chiusura del 2018 dicono che, al netto della conoscenza della lingua inglese, considerata a dir poco fondamentale, le competenze più richieste dalle aziende sono quelle digitali e tecnologiche, con una tendenza in rapida crescita: dal 37% del 2017 al 45% di quest’anno. E la percentuale è destinata a salire: la previsione per il 2019, sulla base di un campione inerente le posizioni lavorative e di stage ottenute dagli studenti a partire dal prossimo gennaio, è del 55%. Al secondo posto fra le skills più richieste, a “parimerito” potremmo dire, ci sono la capacità di saper scrivere (articoli, comunicati, post, relazioni) e l’attitudine alle pubbliche relazioni.

Le statistiche 2018 riguardanti in particolare i Career Fair, dicono che 8 laureandi su 10 (quindi l’80%) trovano una posizione di stage o di lavoro durante gli incontri con le imprese. Il trend è positivo e in crescita, considerando il quinquennio di riferimento 2013-2017.

Nel dettaglio, l’80% è così distribuito: il 33% dei giovani ottiene una posizione lavorativa nell’area digitale e innovazione; il 17% in campo amministrativo; il 16% in politica, affari internazionali e negli uffici legali;  il 13% nella gestione delle risorse umane e nell’educazione; il 13% nei Beni culturali, in giornalismo e scrittura creativa; l’8% in Comunicazione e marketing.

“La formazione universitaria deve fornire allo studente gli strumenti necessari per inserirsi nel mercato del lavoro. La JCU monitora giorno per giorno l’evoluzione delle dinamiche occupazionali, intrattenendo rapporti diretti con le imprese. È un sistema comprovato per ottenere risultati in un mondo in rapidissima e continua trasformazione”, ha spiegato Franco Pavoncello, presidente della JCU.

“Le aziende non cercano il genio solitario che colleziona master, senza aver mai fatto nulla di concreto. Al giorno d’oggi tutto si crea in team, per questo risultano fondamentali le soft skills ed è giudicato positivamente chi sappia relazionarsi in gruppo, avendo al suo attivo esperienze di lavoro –  di qualunque genere – di stage e di volontariato”, ha sottolineato Antonella Salvatore, direttore del Centro di avviamento alla Carriera della JCU.

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