Dal Campidoglio

VOTATO L’INTERESSE PUBBLICO PER LO STADIO DELLA ROMA A PIETRALATA

C’è l’interesse pubblico sul progetto dello stadio dell’As Roma a Pietralata. L’Assemblea capitolina, dopo due lunghe sedute in Aula Giulio Cesare, si è espressa positivamente sulla delibera. Il sindaco, Roberto Gualtieri, subito dopo il voto ha scattato una fotografia con il cellulare, inquadrando anche se stesso oltre che i consiglieri, e ha esultato: “È un gol della città. È una giornata importantissima. Con questo voto si apre la fase successiva per un investimento che riqualificherà un intero quadrante della città. Siamo stati rapidi, c’è stata serietà da parte della società e di tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione: è una bella pagina. Se ho sentito la As Roma? Non ancora perché abbiamo appena votato, ma li sentirò certamente”, ha detto Gualtieri.

Il sindaco, intervenendo poco prima in Aula Giulio Cesare, aveva ricordato che: “Non un euro di soldi pubblici verrà speso per la realizzazione dello stadio, non un metro quadro di Superficie utile lorda (Sul) aggiuntiva è previsto: si realizzerà uno stadio con alti standard qualitativi e urbanistici che sarà punto di ritrovo per famiglie e bambini oltre che un luogo in cui seguire le partite di calcio. Dimostriamo che Roma è una città in cui le cose si possono fare, in tempi certi parlando poco ed esprimendo la cultura dei fatti e dei risultati”. Il sindaco, poi, ha ringraziato i consiglieri, anche d’opposizione, per il contributo: alcune forze politiche di minoranza, infatti, hanno votato favorevolmente. Tra i 32 favorevoli: Partito democratico, Lista civica Gualtieri, Sinistra civica ecologista, Europa verde, per la maggioranza; e tra i banchi delle opposizioni, Udc Forza Italia, Italia viva e Azione. Non erano presenti in Aula al momento del voto Roma futura e Demos, tra le forze di maggioranza. Non hanno partecipato al voto il Movimento 5 stelle e la Lista civica Raggi. Si sono astenuti i consiglieri di Fratelli d’Italia e della Lega.

L’investimento privato dell’As Roma, a oggi, ammonta a 528 milioni di euro, di cui 40 di oneri destinati alle casse comunali, per un impianto da 62 mila posti e corredato di aree sportive e ricreative aperte anche alla cittadinanza nei giorni in cui non si svolgono le gare. Il piano economico e finanziario presentato dalla società, tra le altre cose, prevede 81 milioni di investimento per i parcheggi, 17 milioni per le strutture di urbanizzazione necessarie e 128 milioni per interventi di varia natura. L’iter per la costruzione contempla l’avvio dei cantieri nel 2024 e l’inaugurazione dell’impianto nel 2027, anno di fondazione del club giallorosso. I punti che definiscono l’interesse pubblico riguardano principalmente il ritorno economico e la rigenerazione del quadrante di Pietralata, poiché l’area prescelta è quella del progetto dell’ex Sdo mai ultimato. “Immaginiamo di fare uno stadio che sia volano per l’economia, per i cittadini, per i tifosi, per il lavoro e che quindi accresca l’indotto economico della città. Pensiamo di alleggerire anche il peso dell’Olimpico e di contribuire alla ripartenza del quadrante di Pietralata. Auspichiamo quindi che si possa completare quello che era un progetto totalmente pubblico (l’ex Sdo, ndr) e che il pubblico non è riuscito a realizzare nell’arco di 30 anni: sono tanti gli aspetti che definiscono l’interesse pubblico di questo progetto”, ha spiegato Veloccia.

Le richieste di modifica dei consiglieri della maggioranza sono state incluse in un pacchetto di 13 emendamenti. I principali interventi correttivi interessano il numero di parcheggi che dovrà essere in linea con la capienza dello stadio. È stata prevista una penale qualora la società giallorossa volesse recedere dalla convenzione prima dei 90 anni previsti. Si chiede all’As Roma di attuare tutte le misure necessarie al controllo delle emissioni acustiche e dell’accessibilità a tutela del vicino ospedale Sandro Pertini. Infine si considera la necessità di investimenti, anche pubblici, sulle infrastrutture della mobilità, al fine di garantire l’afflusso e il deflusso, almeno al 50 per cento, attraverso il trasporto pubblico e i percorsi ciclopedonali. Accolte dall’Aula Giulio Cesare anche alcune delle istanze delle opposizioni. In tutto sono stati discussi 57 ordini del giorno e 79 emendamenti.

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