Fatti di Roma

ROMA, CAMILLI: “PER IL GIUBILEO SONO PRONTI INTERVETI DA 2,6 MILIARDI DI EURO”

 La Capitale ora è la città dei “sì”. Gli imprenditori chiamano e la politica risponde. All’assemblea generale di Unindustria, il monito e il sollecito al Comune di Roma per dare una spinta all’economia del territorio e avviare un piano per il Lazio: “Per il Giubileo sono programmati interventi per 2,6 miliardi di euro fino al 2026. La buona notizia è che le risorse economiche ci sono. La sensazione meno positiva ce la dà il dubbio persistente sulla capacità di realizzare opere e progetti per intero e nei tempi previsti. Roma deve ribaltare la sua narrazione di Capitale dei ‘No'”, ha esordito il presidente di Unindustria, Angelo Camilli, nella sua relazione di apertura all’assemblea generale, di ieri, dove hanno partecipato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Ed è stato il primo cittadino ad aver dato prontamente una risposta: “Noi adesso siamo una città con la cultura del sì, non siamo più nella cultura del no. Roma penso stia mostrando che può finalmente tornare ad essere locomotiva del Paese e grande locomotiva europea. Moltiplicheremo per cinque i cantieri che si vedono attualmente”, ha detto Gualtieri. “Eccelliamo sul turismo ma anche su industria e manifatturiero dove abbiamo carte da giocare”, ha aggiunto. Al centro congressi La Nuvola all’Eur a Roma, Camilli ha quindi dato un input, invitando sindaco e presidente a mostrarsi coesi su certi temi: Come fu per Expo “ci vuole la stessa sintonia”.
Anche e soprattutto “per il termovalorizzatore”. Cosa gradita dal sindaco: “C’è una gara in corso e ci saranno delle offerte per la realizzazione” e che dovrebbe essere pronto, “tra la fine del 2026 e l’inizio 2027″”Con le ceneri della termovalorizzazione faremo le strade e i marciapiedi”, ha spiegato Gualtieri.
Dagli industriali un monito generale al Lazio, dall’abbreviare i tempi burocratici, al cominciare presto le grandi opere come la Roma-Latina. Poi la sfida energetica: “Dobbiamo essere fra i leader nazionali per l’energia pulita affiancando il nucleare ad un grande impulso sugli impianti rinnovabili”, ha detto Camilli.
“Dovremmo candidarci ad un ruolo centrale nel nuovo corso europeo dell’energia nucleare”, ha sottolineato, affermando senza giri di parole che l’economia regionale “dimostra di avere il fiato corto”. Rocca che ha ricordato quanto il Lazio sia indietro ma anche quanto “la nuova giunta” stia recuperando il tempo perso, ha dato un altro segnale di apertura a Gualtieri, soprattutto sul Consorzio industriale del Lazio, dove Roma non è presente: “Da qui a sei mesi dobbiamo ridisegnare lo statuto e capire come sarà la nuova governance con l’ingresso di Roma, ed evitare scivoloni, come sul Teatro di Roma – ha ricordato -che nel comparto industriale non possiamo permetterci”.

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