Dal Campidoglio

PONTE DELL’INDUSTRIA, GUALTIERI: “RIAPERTURA ENTRO 8 DICEMBRE 2024”

”Il nostro obiettivo è concludere per il Giubileo, siamo fiduciosi di chiudere per l’8 dicembre 2024 insieme a piazza Pia. Per ora siamo nelle condizioni di poterlo fare”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri durante un sopralluogo a Ponte dell’industria insieme all’assessore ai lavori pubblici Ornella Segnalini. L’apertura dell’opera era inizialmente prevista per settembre.

”Si tratta di un cantiere di grande complessità che deriva dai sottoservizi che devono attraversare il Tevere. Per poter smontare e rimontare il Ponte bisogna fare un secondo Ponte su cui si fanno passare i sotto servizi. Un vincolo che ha reso quest’opera particolarmente impegnativa. Non si fa un nuovo Ponte ma si rimonta un Ponte più largo simile al precedente, con prescrizioni molto assertive della sovrintendenza, che vogliono preservare questo modello di archeologia industriale. Il tutto con un appesantimento di tempi e di costi. Senza questo intervento – ha sottolineato il sindaco – dal 2026 il Ponte sarebbe stato chiuso”.

In questa fase dei lavori è in corso lo spostamento dei sottoservizi sulla passerella, inaugurata lo scorso 29 dicembre, e il relativo allaccio che assicurerà la continuità di gas, luce, acqua e telecomunicazioni, per tutta la durata dei lavori, agli abitanti del quadrante Marconi e Ostiense. Le lavorazioni avranno una durata di circa 5settimane successivamente alle quali avrà inizio la fase di cantierizzazione del Ponte della nuova struttura, finanziata con circa 18 milioni di fondi giubilari.

“Si tratta di una vera e propria opera di restauro, anche se sarà un nuovo ponte. Verranno riutilizzate anche alcune parti preesistenti, come le ringhiere che saranno riverniciate con il colore originale. Si tratta di un’opera di archeologia industriale. Grazie ai lavori di manutenzione straordinaria e restauro – ha detto Segnalini – ponte dell’Industria sarà di nuovo pienamente in funzione per il traffico veicolare e dei bus, e avrà due passerelle per il passaggio protetto di pedoni e ciclisti. A seguito dell’incendio del 2021, dopo le indagini del Dipartimento Csimu, il ponte è stato riaperto in via provvisoria, consentendo il transito a esclusione dei veicoli con carico superiore a 3,5 tonnellate. Nel rispetto della normativa vigente, il ponte sarebbe rimasto transitabile solo per successivi 5 anni. Quindi – conclude – senza l’intervento strutturale, come quello in atto, la chiusura definitiva sarebbe stata nel 2026. Ci sarà anche una illuminazione molto diversa, artistica, sarà un’opera molto visibile. Il ponte da un un carico di 3,5 tonnellate passerà con l’apertura a 22 tonnellate perché è il passaggio di un autobus e non di un tir, che è 44, quindi sarà interdetto ai mezzi pesanti”.

Al sopralluogo erano presenti anche i presidenti dei Municipi VIII e XI Amedeo Ciaccheri e Gianluca Lanzi, e i responsabili di Anas (Società del Polo Infrastrutture del gruppo Fs Italiane), soggetto attuatore del progetto.

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