Immigrazione

MIGRANTI: CROCE ROSSA DI ROMA “PRESIDIO UMANITARIO TIBURTINO A RISCHIO CHIUSURA”

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Il presidio umanitario di Via del Frantoio a Tiburtina gestito dalla Croce Rossa di Roma potrebbe chiudere il 31 dicembre data in cui scade il protocollo d’intesa tra il Comune di Roma e la Croce Rossa di Roma.

Ad oggi non ci sono ancora decisioni note che facciano capire cosa si intende fare della struttura attiva da poco più di un anno che ha ospitato nel 2016 circa 1700 persone in totale e inserito nel programma di relocation europeo circa 300. Il presidio umanitario di Via del Frantoio è al momento l’unica struttura nella Capitale per ospitare i cosiddetti transitanti, più correttamente definiti persone temporaneamente presenti sul territorio di Roma. Ad oggi, nonostante il sovrannumero di ospiti e la mancanza assoluta di dialogo da parte dell’assessorato alle politiche sociali, i casi più fragili continuano ad essere inviati al presidio perché il Comune non ha alternative neanche per famiglie, disabili, donne incinte, vittime di abusi e di torture.

“Non è in gioco solo l’accoglienza – dice la Presidente di CRI Roma Debora Diodati – ma anche l’argine che questa struttura pone al fenomeno dei trafficanti di vite umane. Fino ad oggi – continua Diodati – abbiamo garantito anche in collaborazione con la Sala Operativa del Comune accoglienza a persone e anche minori che sarebbero state altrimenti costrette alla strada, oltre che abbiamo garantito l’assistenza sanitaria e legale, favorendo il non facile piano di ricollocamento europeo, avendo sempre presente l’integrazione tra il centro e il territorio che lo ospita. L’importanza di trovare una soluzione è nei fatti. Sebbene anche questa struttura sia inadeguata a dare una risposta risolutiva all’intero fenomeno su Roma, al momento si tratta dell’unica risposta strutturata. Ci auguriamo che ci sia una decisione in tempi rapidi volta a non favorire il rischio di un ulteriore punto di crisi umanitaria nel sistema dell’accoglienza romana. Per noi proseguire da soli è impossibile”.

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