Religioni

LA CHIESA CILENA RISARCIRÀ TRE VITTIME DI ABUSI

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La Corte d’Appello di Santiago del Cile ha accolto con una sentenza firmata all’unanimità dei suoi componenti la richiesta di indennizzo economico presentata da vittime di abusi sessuali commessi dall’ex parroco di El Bosque Fernando Karadima. I giudici hanno stabilito che la chiesa cilena paghi 150.000 dollari a ciascuna dei tre richiedenti: James Hamilton, Juan Carlos Cruz e Josè Andrés Murillo.

Le tre vittime che hanno presentato la richiesta di indennizzo all’Arcivescovado della capitale cilena hanno reso di dominio pubblico le loro denunce nel 2010. Questo provocò una vera e propria ondata di denunce da parte di persone abusate da religiosi, causando una grave crisi nella chiesa cattolica del Cile, sintetizzabile nel coinvolgimento di 148 sacerdoti e parroco da parte di oltre 250 vittime.

Prima di essere condannato nel 2011 dalla chiesa ad “una vita di orazione e penitenza per abusi sessuali, di potere e di coscienza”, Karadima, ex parroco di El Bosque, aveva accumulato un grande potere nella gerarchia cattolica, costruendo fra l’altro un vero e proprio impero economico grazie a milionarie donazioni inviategli dall’imprenditoria e dall’oligarchia cilena.

Attraverso un comunicato l’arcivescovato della capitale cilena ha reso noto che non presenterà ricorso contro la sentenza e indicato che questa “segna un momento importante nel nostro processo di ristabilimento della giustizia e della fiducia perché punta direttamente alle mancanze che abbiamo avuto in questa vicenda”.

Infine, i vertici della chiesa cilena dicono di sperare che la sentenza “contribuisca al processo di riparazione del dolore sofferto dalle vittime”.

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