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INTERSOS, INAUGURATO IL SECONDO PIANO A TORRE SPACCATA

È stato inaugurato il secondo piano di Intersos24, il centro di Torre Spaccata gestito dall’organizzazione umanitaria Intersos, nato in uno stabile della Regione Lazio concesso in comodato d’uso a canone ricognitorio, ristrutturato e restituito alla comunità grazie al sostegno garantito da donatori privati.

Il centro, attivo dal 2018 per l’accoglienza temporanea di minori soli in transito e donne sopravvissute a violenze, è diventato in questi anni uno spazio a disposizione del quartiere con un ambulatorio medico aperto a tutti e diverse attività dedicate alle persone bisognose di assistenza psico-sociale.

In particolare il secondo piano è destinato ad attività rivolte soprattutto alle donne esposte a violenza di genere che vivono sul territorio. Si tratta di un “Safe space & Child friendly space”, un polo ricreativo e di socializzazione in cui poter frequentare corsi di cucito, cucina, sport, estetica, orticultura e costruire un percorso volto all’autonomia attraverso i servizi dello sportello di segretariato sociale, lo sportello lavoro e lo sportello psicologico. Attualmente sono 64 le donne che frequentano i corsi gestiti dall’organizzazione non governativa: 31 di loro hanno bambini (i quali vengono ospitati dal centro durante le attività delle mamme), 11 sono inserite in percorsi di assistenza psico-sociale, 12 inserite in percorsi lavorativi.

“È un grande piacere partecipare a questa inaugurazione: Intersos24 è una realtà ormai imprescindibile non solo per città di Roma – ha dichiarato nel corso dell’inaugurazione il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori -. È quindi motivo di orgoglio pensare che una struttura regionale sia stata messa a disposizione di una organizzazione divenuta così centrale per tante donne sopravvissute alla violenza e per i loro figli e che, con sana ambizione, riesce oggi ad ampliare i propri spazi per dare ancora maggiori servizi e opportunità ai cittadini. Si tratta senza dubbio del frutto di una sinergia estremamente positiva tra pubblico e privato, che oggi diviene ancora più forte”, Leodori.

“Il progetto Intersos24 è nato come risposta a un’emergenza del territorio e poi grazie all’ampliamento della struttura è diventato un punto di riferimento per il quartiere – ha aggiunto il direttore Regione Europa, Intersos, Cesare Fermi -. Dopo aver attraversato la crisi Covid-19, in grande sinergia con le autorità locali, grazie al lavoro dei nostri team medici, adesso pensiamo al futuro. La sfida più grande è ora uscire dall’emergenza e affrontare uno dei problemi più radicati su questo territorio: la mancanza di lavoro per le categorie più vulnerabili. Questa struttura era originariamente una scuola di avviamento professionale che poi il quartiere ha perso. Ora stiamo lavorando a nuovo progetto, Kore, per avviare qui nel nostro centro, accanto alle attività di formazione, vere e proprie micro-imprese per creare reali opportunità di inserimento lavorativo”, ha concluso.

In questi anni Intersos24 è stato finanziato da una vasta rete di enti filantropici: 8×1000 Chiesa Valdese; 8×1000 Ucebi; The Edmond J. Safra foundation; Lds charities; Fondazione Terzo pilastro internazionale; Fondazione Johnson & Johnson; The Nando and Elsa Peretti Foundation; Kahane Foundation; Stavros Niarchos Foundation; Banca d’Italia; Fondazione Prima Spes; Ito Supporting Comity.

(Foto: Intersos / Facebook )

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