Dal Campidoglio

IL CAMPIDOGLIO: SERVE INTERVENTO DELLO STATO SUI BILANCI DEI COMUNI PER GARANTIRE SERVIZI ESSENZIALI

Le minori entrate del comune dovute all’emergenza Covid-19 devono essere coperte da una manovra statale perché l’impatto per l’ente non è sostenibile se non riducendo i servizi essenziali che l’ente svolge.

Lo ha detto questa mattina, nel corso della commissione capitolina Bilancio, l’assessore responsabile dei conti capitolini Gianni Lemmetti, convocato per riferire ai consiglieri sugli effetti del blocco sulle finanze di Roma Capitale. “La gran parte delle simulazioni sul comparto Comuni – ha spiegato Lemmetti – varia in base a come viene impostata la fase 2. Secondo i dati del Siope (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici) e dell’Ifel (Istituto per la finanza e l’economia locale), in ordine alla prima valutazione dell’impatto dell’emergenza coronavirus, parliamo di un mancato gettito per gli enti locali che va dai 3 agli 8 miliardi di euro fra tributi, Imu, addizionale comunale Irpef, assicurazioni e imposte, tassa di soggiorno, Cosap e Tari, considerando anche le compartecipazioni”. Lemmetti ha preferito non dare una stima puntuale dell’impatto, ma ha riconosciuto, dopo le dichiarazioni di alcuni consiglieri, che il peso di Roma su questa stima sia sull’ordine di grandezza del 10 per cento (con una perdita variabile dunque tra i 300 e gli 800 milioni, su un bilancio di 5 miliardi).

Lemmetti ha anche affermato che le minori entrate saranno “sicuramente maggiori di quelle scritte sulla memoria di giunta di marzo (dove si prevedevano minori entrate per 125 milioni). “Mancheranno tante risorse – ha proseguito Lemmetti – considerato anche il previsto e grosso abbattimento dell’addizionale comunale sull’Irpef”. Proprio il mancato introito delle entrate dall’addizionale Irpef, come le mancate entrate da multe e sanzioni amministrative, preoccupano di più Lemmetti. “Cosap, Tosap e gli altri tributi possono essere differiti nel tempo e diventano un problema di cassa, altre entrate invece devono essere per forza azzerate”. In generale, ha spiegato Lemmetti, le minori potrebbero essere stimate con una riduzione media ponderata del 20 per cento, considerando una lieve ripresa da maggio. “In questo momento – ha ribadito il responsabile dei conti capitolini – non voglio dare cifre perché non sarebbero attendibili. Ai fini dell’equilibro di bilancio” ha concluso Lemmetti, il comune di Roma deve “incassare 5 miliardi nel 2020 e” mancherà “una cifra molto importante affinché” si possano “garantire i servizi identificati pre-Covid”. Bisogna “recuperare la percentuale che manca e lo deve fare lo Stato. Ci sarà sorta di indennità, un aumento del fondo di solidarietà nazionale o un ristoro puntuale imposta per imposta, tributo, per tributo, per ora questo non lo sappiamo”.

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