Dal Campidoglio

GUALTIERI: PUBBLICATA GARA PER 2 BIODIGESTORI DA 100MILA TONNELLATE DI ORGANICO

Oggi il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a margine dell’iniziativa ‘Roma circolare – Per una nuova economia: Roma fa la differenza‘, ospitata oggi nella sala della Protomoteca in Campidoglio, ha annunciato la gara per la realizzazione dei due biodigestori anaerobici da 100.000 tonnellate di organico.

“I biodigestori- ha dichiarato – sono un impianto importantissimo, sono l’impianto green per eccellenza perché recuperano la frazione organica del rifiuto e consentono di realizzare compost e biometano come risultato di questo riciclo. Oggi Roma non ha questi impianti- ha evidenziato il primo cittadino della Capitale- per cui noi paghiamo delle cifre altissime per spedire con tir inquinanti la nostra frazione organica in Veneto dove poi ci fanno il biometano proprio per il Veneto. Noi adesso potremo realizzare compost e biometano con i rifiuti prodotti da Roma a Roma e col biometano alimenteremo i mezzi dell’Ama per evitare che continuino a essere inquinanti con il diesel. I tempi di realizzazione- ha poi informato- sono quelli fissati dal fondo complementare e quindi sono quelli del Pnrr, ovvero la metà del 2026″.

“Noi- ha poi spiegato Gualtieri- siamo assolutamente convinti che occorra evitare il rischio di una capacità eccessiva del termovalorizzatore che riduca l’incentivo e l’obbligo di aumentare la raccolta differenziata e il riciclo. Per questo abbiamo deciso di dimensionare il nostro impianto non sulle esigenze attuali, ovvero sulla produzione attuale di indifferenziata molto maggiore, ma su quella minore che deriva dal raggiungimento di obiettivi del nostro piano rifiuti, che sono quello di un raggiungimento di un livello molto alto di raccolta differenziata sopra il 70%”.

Infine una battuta sui consorzi di filiera che, per il sindaco di Roma “sono una eccellenza italiana, sono protagonisti di una capacità di riciclo molto alta che consente di riutilizzare, riciclandoli, materiali fondamentali reimmettendoli nel tessuto produttivo per evitare da una parte di produrre rifiuto e
dall’altra di consumare più materie prime. Sono quindi un interlocutore importantissimo con cui abbiamo riallacciato un rapporto per avere una vera e propria partnership per riciclare i materiali che derivano dal ciclo del rifiuto e quindi di fare di Roma effettivamente una città campione dell’economia circolare come tante altre città sono riuscite ad essere”.

“Chiaramente- ha concluso Gualtieri- a Roma la sfida è molto più difficile perché è una città molto grande, con una superficie amplissima, con tante zone molto poco densamente popolate e, soprattutto, con un flusso di turisti e pendolari che rende gli abitanti effettivi della città molto superiori a quelli sulla
carta e che soprattutto rende più difficile per persone che non vivono qui la normale modalità di raccolta differenziata. Ma proprio per questo abbiamo pensato di definire una strategia che si fonda da una parte sugli impianti dell’economia circolare e dall’altra su una reingegnerizzazione delle modalità di raccolta
che sono sempre state quelle antiche, imperniate sulla centralità della discarica di Malagrotta e della produzione di indifferenziato”.

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