Dal Campidoglio

CYBERBULLISMO, RAGGI PREMIA BEBE VIO: “ESEMPIO DI CORAGGIO”

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“È un onore per me presentare questo evento in questa sala, simbolo di Roma e di democrazia. Il cyberbullismo è un fenomeno in continuo aumento. E siamo orgogliosi di ospitare qui Bebe Vio, che è un esempio per il coraggio dimostrato su questo tema, perchè ha superato la paura e la vergogna”.

Con queste parole in aula Giulio Cesare, il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito ha dato il via a una tappa della campagna educativa ‘Una vita da social’ realizzata dalla Polizia postale e selezionata lo scorso dicembre 2016 dalla Commissione europea tra le migliori pratiche a livello europeo.

“È un bellissimo segnale che oggi ci siano qui tanti e tutti molto giovani. E’ un conforto per noi puntare su iniziative, come questo progetto, volte ad arginare e contrastare chi vuole prevaricare sui più deboli” ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi, prendendo la parola.

Durante l’iniziativa è stato consegnato un riconoscimento all’atleta delle Fiamme Oro Bebe Vio “esempio, sia come sportiva, ma anche come giovane donna coraggiosa” ha detto Raggi, e alla Polizia Postale per l’efficacia della campagna di sensibilizzazione che nel corso delle tre edizioni precedenti ha coinvolto oltre 1 milione di studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 106.125 genitori, 59.451 insegnanti per un totale di 8.548 istituti scolastici con 30mila km percorsi, 150 città raggiunte sul territorio, una pagina Facebook con 108mila like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.

“La facilità con cui tutti noi utilizziamo tablet, smartphone e altri strumenti è un invito a usarli sempre di più ma anche un invito per alcune persone a insinuarsi tra voi e farvi male – ha aggiunto Raggi rivolgendosi ai bambini – Dovete stare attenti, non dovete aver paura di parlare con famiglie e insegnanti: dovete parlare e raccontare perché sono lì per aiutarvi a non cadere in trappole di cui potreste non accorgervi. Abbiate il coraggio di denunciare questi episodi e mettervi dalla parte delle vittime del bullismo e del cyberbullismo”. Il cyberbullismo, secondo i dati raccolti durante la campagna, riguarda almeno 2 ragazzi su 3 che hanno dichiarato di aver avuto esperienza diretta con questi fenomeni.

“Le cronache ogni giorno ci parlano di episodi drammatici di ragazzi e bambini come anche giovani uomini e donne che finiscono in una trappola infernale che condiziona le esistenze fino a spezzarle. Con le tecnologie c’è un effetto ancora più dirompente alla portata di tutti, anche dei più piccoli, dei bimbi delle elementari: tutto viene esposto a milioni di occhi sconosciuti e invisibili che porta le vittime fino a togliersi la vita per porre fine alla vergogna. Spesso poi il cyberbullo dietro l’anonimato si crea uno schermo e non si sente nemmeno responsabile delle proprie azioni, per questo è prezioso il lavoro che ogni giorno svolge la Polizia postale così come il progetto ‘Vita da social’. Dobbiamo tutti essere al fianco delle vittime per far sentire loro la nostra vicinanza” ha concluso Raggi.

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