Giovani e Scuola

CON L’ORA LEGALE I BAMBINI A LETTO ALLE 21.30

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Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 marzo torna in vigore l’ora legale, che farà perdere un’ora di sonno. “Un piccolo cambiamento dei ritmi cronobiologici che nelle persone più sensibili, come i bambini, può comportare solo eccezionalmente effetti simili a quelli del jet-lag”, spiega Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. “Vale a dire irritabilità, minor concentrazione, malumore, sonnolenza di giorno, difficoltà a prendere sonno, tendenza ad anticipare l’ora della sveglia. In ogni caso in 2-3 giorni tutto torna alla normalità”. Il segreto? Mandare a letto i piccoli non oltre le 21.30, consigliano gli esperti.

Con l’ora legale il sole sorge più tardi e di sera la luce dura più a lungo: questo influisce sulla regolazione di alcune funzioni cicliche del corpo, confondendolo. Per qualche giorno diventa perciò più difficile svegliarsi, mentre la sera viene ritardata la produzione di melatonina, l’ormone che favorisce il sonno e che viene sintetizzato quando è buio. Per aiutare i bambini ad abituarsi rapidamente al nuovo orario e a prendere sonno senza difficoltà, basta comunque seguire qualche piccolo accorgimento.

“Sicuramente cercare di mantenere i soliti orari, per non allungare troppo i tempi necessari affinché il piccolo si abitui a quello nuovo. E’ importante – prosegue Villani – indurre per tempo la consapevolezza che si avvicina il momento della messa a letto. Per fare questo si può creare un’atmosfera rilassante già a partire da un’ora prima di mandarlo a dormire. Inoltre è sempre sconsigliata l’iperstimolazione in corrispondenza della nanna; no quindi alla televisione, ai giochi di movimento e, in generale, a qualsiasi attività che possa risultare eccitante”.

Importante anche la ripetitività dei gesti, che sottolineano la chiusura della giornata e che non dovrebbero essere modificati. “Meglio evitare di modificare la routine serale. Sono i rituali prima di coricarsi che annunciano l’appuntamento con il letto: indossare il pigiama, lavarsi i denti, ascoltare una storia. Tutte attività che conciliano il sonno. L’ora legale può essere l’occasione per riconsiderare le abitudini dei bambini e dei ragazzi, soprattutto sull’orario in cui andare a dormire. È importante che i bambini, sicuramente fino all’età preadolescenziale, vadano a letto non oltre le 21-21.30”.

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