Dal Campidoglio

ANCHE LA SINDACA RAGGI HA CELEBRATO LA GIORNATA DEI GIUSTI

La sindaca di Roma Virginia Raggi è intervenuta in streaming alla cerimonia della Giornata dei giusti dell’umanità. “Roma celebra un momento davvero emozionante, la giornata in memoria dei giusti dell’umanità, perché toccanti ed emozionanti sono le testimonianze – ha detto Raggi -. Una giornata che si celebra con un momento simbolico ma molto significativo: sono stati piantati 5 nuovi ulivi nel giardino del giusti dell’umanità di Roma, gli ulivi sono un simbolo di pace. Il parlamento europeo ha istituito nel 2021 la giornata europea dei giusti dell’umanità: una giornata che fa memoria di chi ha dedicato la propria vita alla giustizia, agli ideali di pace e non violenza, persone che hanno deciso di sacrificare la propria esistenza per la costruzione di un mondo migliore e per questo sono esempi”, ha aggiunto la sindaca.

“Roma è la città dell’accoglienza, dell’inclusione e della solidarietà e della giustizia, orgogliosamente antifascista e Roma non poteva non raccogliere questa preziosa testimonianza – ha sottolineato la sindaca -. Dal 2016 anche Roma, infatti, ha il suo giardino dei giusti dell’umanità, abbiamo voluto che il giardino nascesse in un’area di Villa Pamphili nel cuore della Capitale e che diventasse un luogo aperto a tutti e, in particolare, alle scuole come una sorta di aula didattica all’aperto”. La sindaca Raggi nel corso del suo intervento riprende le parole della memoria di giunta capitolina con cui è stato istituito il giardino dei giusti: “il giardino è il simbolo delle idee di pace e non violenza e dello spirito umanitario e di fratellanza che i giusti hanno messo al di sopra le proprie azioni”. Raggi dedica l’evento soprattutto ai giovani perché le testimonianza rappresentano uno strumento di conoscenza per avvicinare i ragazzi a figure esemplari, anche per trovare “il coraggio di affrontare le sfide quotidiane in particolare quella più dura contro la pandemia”, ha detto ancora la sindaca.

“L’altro ieri abbiamo celebrato un altro momento significativo ricordando le vittime italiane del Covid e con loro voglio fare memoria anche dei tanti operatori sanitari, medici, infermieri e volontari che in questo lungo anno di pandemia hanno prestato la propria opera con sacrificio: ecco rappresentano anche loro i giusti della terra”, ha sottolineato la prima cittadina. Quest’anno gli ulivi sono dedicati a ricordare Raphael Lemkin, i giovani universitari della Rosa Bianca, in particolare Sophie Scholl, don Giovanni Gregorini, Elena Di Porto e le madri e le nonne di Plaza de Mayo.

“Sono donne e uomini che hanno deciso di fare la cosa giusta, persone che hanno lottato contro ogni forma di ingiustizia e sopraffazione – ha spiegato la sindaca – Tra di esse due figure legate alla storia della nostra città, che si prodigarono per difendere la nostra popolazione dall’occupazione nazifascista: don Giovanni Gregorini ed Elena Di Porto. Entrambi si resero protagonisti di grandi atti di coraggio durante il rastrellamento del ghetto di Roma il 16 ottobre 1943. Contribuirono a salvare tanti ebrei romani. Accanto a loro altri esempi di coraggio le madri di Plaza de Mayo che ci ripoterà dentro un altro dramma del 900: i desaparecidos. Rapiti e assassinati dalla dittatura in Argentina. Quelle madri e donne continuano a manifestare per chiedere memoria, giustizia e verità”. Infine, la sindaca Raggi ha annunciato che il prossimo 24 marzo, in occasione dell’anniversario del golpe militare “accenderemo sul Gianicolo il faro in commemorazione delle vittime di quella dittatura”, ha concluso Raggi.

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