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ALLARME COVID SUI MEZZI PUBBLICI, INTERVIENE LA CISL

“L’allarme lanciato dal direttore dell’istituto Spallanzani di via Portuense Francesco Vaia, che ha sottolineato la necessità di aumentare i mezzi pubblici in città per contenere il contagio da Covid, non può lasciarci indifferenti: ribadiamo che esistono soluzioni da tentare pragmaticamente per arrestare l’ascesa del numero dei positivi nella Capitale, intervenendo sulla mobilità”. E’ quanto spiega il segretario generale della Fit-Cisl del Lazio, Marino Masucci. “L’auspicio è che le Istituzioni ci ascoltino, e che ci sia la volontà di mettersi intorno ad un tavolo per discutere urgentemente di un problema che rischia di diventare dilagante”, aggiunge il sindacalista, sottolineando che “da tempo sosteniamo che sia utile un iter assunzionale, o quantomeno un reclutamento nelle fila dei percettori del reddito di cittadinanza, per mettere in campo una serie di ‘facilitatori’ dei flussi di mobilità, preposti alla verifica del distanziamento e all’orientamento dei passeggeri”.

“Ad oggi, le figure di questo tipo, in base a un accordo siglato con Atac, sono circa 250: una goccia nell’oceano, se consideriamo che le fermate bus a Roma sono circa 6 mila, e che soltanto i capolinea sono 120 – continua Masucci -. “Per quanto riguarda la necessità di usufruire di un parco auto più vasto, si dovrebbe procedere celermente al coinvolgimento fattivo dei privati – pensiamo ai bus turistici e alle compagnie di taxi e Ncc – che potrebbero rappresentare una risorsa fondamentale durante le fasce critiche del traffico. In ultimo – conclude il sindacato – è essenziale che una città logisticamente, socialmente e urbanisticamente complessa come Roma sia organizzata secondo fasce orarie differenziate per le diverse attività, lavorative, scolastiche e burocratiche: non vorremmo essere ripetitivi, ma riteniamo che l’immobilismo decisionale e organizzativo in questo momento possa essere una delle peggiori condanne per la salute pubblica. Si deve agire presto e bene, essere ricettivi e propositivi: il sistema è già messo alla prova dalla faticosa ripartenza scolastica, si deve quantomeno fare tutto il possibile, percorrere ogni via, per mettere in sicurezza la mobilità della Capitale”.

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