Religioni

PROCLAMATO SANTO NUNZIO SULPRIZIO, GOVANE OPERAIO DELL’800

NUNZIO


 

Il Papa ha proclamato  santo il beato Nunzio Sulprizio (1817-1836), giovane garzone di  una officina di uno zio fabbro, in occasione di un Concistoro  ordinario pubblico che ha celebrato questa mattina nella Sala del  Concistoro del Palazzo apostolico vaticano.

Nunzio Sulprizio, ha ricordato in introduzione il cardinale  Angelo Amato, prefetto uscente della congregazione per le cause  dei santi, nacque il 13 aprile 1817 a Pescosansonesco, in  provincia di Pescara. Dopo la morte dei genitori, fu allevato  dapprima dalla nonna, a sei anni, e, dopo la sua morte, da uno  zio, Domenico Lucani, che lo costrinse a lavorare come garzone  nella sua officina di fabbro, vietandogli di andare in Chiesa.
Per il lavoro pesante il ragazzo si ammalò di tubercolosi ossea.  Nel 1832 un altro zio, Francesco Sulprizio, militare di stanza al  Maschio Angionio, lo prese con sé a Napoli, dove, per  interessamento di un colonnello, Felice Wochinger, che per lui fu  un vero padre, fu assistito in ospedale. La malattia però  degenerava, tanto che i medici pensavano di amputargli la gamba,  e il ragazzo, sempre più debilitato, si spense il 5 maggio 1836.  Aveva 19 anni.

Quale sigillo della sua breve vita vissuta con devozione, Papa  Leone XIII approvò nel 1890 il decreto sulla eroicità delle virtù  del giovane, proponendolo a modello della gioventù operaia. Nel  1963 Giovanni XXIII promulgò il decreto che approvava i miracoli
per la sua beatificazione e il successivo primo dicembre fu Paolo  VI a proclamarlo beato. Francesco ha approvato il miracolo
attribuito alla sua intercessione lo scorso otto giugno.

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