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MALATTIE RARE, L’IFO CENTRO DI RIFERIMENTO PER 22 PATOLOGIE. AL VIA LA CAMPAGNA SOCIAL

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Gli Istituti Fisioterapici  ospitalieri (Ifo) di Roma, Regina Elena e San Gallicano, sono centro  di riferimento per 22 malattie rare dal nome a volte anche difficile  da pronunciare. Per farle conoscere l’Irccs lancia, a partire da oggi  e fino al 28 febbraio (giornata mondiale delle malattie rare), la sua  campagna social. Gli specialisti Ifo, attraverso brevi video clip,  illustrano le varie sindromi: Poliposi familiare, sindrome di Lynch,  sindrome di Peutz Jeghers, Complesso di Carney, Neoplasie endocrine multiple, Nevo basocellulare, Melanoma cutaneo multiplo, Porfirie,  emocromatosi, Deficienza di zinco, Pemfigo Pemfigoide bolloso,  sindrome Michelin Tire Baby, Pioderma gangrenoso, sindrome con  displasia Ectodermica, Cheratoderma, sindrome di Sapho, Lichen  sclerosus, Dermatomiosite, Connettivite mista, Sclerosi sistemica,  Sclerosi diffusa.

Gli esperti ne spiegheranno le caratteristiche, sintomi e come si  arriva alla diagnosi. E risponderanno, già da oggi, ai quesiti dei  cittadini, via mail. “Dietro ogni sindrome – si legge in una nota – ci  sono persone colpite da una malattia rara, ci sono medici, infermieri  che dedicano la loro vita ad assistere queste persone, ci sono  ricercatori che cercano una cura migliore. C’è poi una rete della  Regione Lazio, una rete nazionale e anche europea, dove l’Ifo è  impegnato sul fronte clinico e scientifico. Colmare le lacune nel  dialogo e interazione tra servizi medici e sociali è un altro  obiettivo importante del ’fare rete’ ed è il tema della Giornata  malattie rare di quest’anno: ’Integrare l’assistenza sanitaria con  l’assistenza sociale – Bridging Health and Social Care’”

Sono oltre 6000 le malattie rare, 30 milioni di  persone che ne soffrono in Europa e 300 milioni nel mondo. L’80% delle  malattie rare sono di origine genetica e sono spesso croniche e  mortali (Eurordis). La campagna social dell’Ifo ha l’obiettivo di  facilitare i processi di conoscenza e consapevolezza delle persone  sulle sindromi rare. “E’ molto importante per noi imparare dalle cose che sono più  complicate – ha sottolineato Francesco Ripa di Meana, direttore  generale Ifo – Le malattie rare hanno qualcosa di complicato, perché  le persone arrivano da noi dopo percorsi troppo lunghi. Dobbiamo  imparare dalle malattie rare il modo di prendere in carico un  paziente. Lottare contro lo stigma e la solitudine di chi è portatore  di malattia rara significa imparare a fare meglio l’assistenza per  tutte le patologie”. Solo se sono rispettati i diritti dei rari lo  saranno, veramente, anche i diritti di tutti. Il primo passo verso la  cura di una malattia rara è conoscerla. L’Ifo è stato di recente  premiato al Festival internazionale ’Uno sguardo raro’, ricevendo il  Premio per la Comunicazione in Sanità con il video di animazione sulla  Epilessia tumorale: ’Vivere senza confini’.

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