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LE OSSA TROVATE IN NUNZIATURA NON SONO DELLA ORLANDI, PARLA IL PERITO VATICANO

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“L’associazione tra le ossa e la scomparsa di Emanuela Orlandi non è mai stata fatta in fase d’indagine. È chiaro che nell’aria c’era quell’idea, tutti i giornali e tv facevano riferimento a quello. Ma per fare un collegamento ufficiale è necessario che almeno un minimo i risultati delle indagini conducano a qualcosa, altrimenti sono tutte fantasie”. Lo ha detto il prof. Giovanni Arcudi, in un’intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, docente di medicina legale all’Università di Tor Vergata, nominato dalla Procura di Roma come perito di fiducia del Vaticano per il ritrovamento delle ossa nella sede della Nunziatura a Villa Giorgina a Roma. “Come ha comunicato la Procura – ha spiegato il perito vaticano – sono arrivati dei dati parziali e provvisori che datano le ossa a un’epoca precedente al 1964 e che le ossa appartengono a uno scheletro di sesso maschile. Questi risultati mi hanno detto che sono in via d’approfondimento. Se questo fosse confermato questo renderebbe meno impegnativo il caso. Il collegamento del ritrovamento delle ossa nei locali del portierato della Nunziatura apostolica con la scomparsa di Emanuela Orlandi è privo di fondamento. Perché se, come credo, sono attendibili queste prime analisi di laboratorio tutti i riferimenti alla Orlandi scompaiono. L’ipotesi di questo collegamento – ha aggiunto il perito vaticano – è tutta mediatica. Non ci sono stati elementi che potevano far sospettare il riferimento dei ritrovamenti scheletrici con la scomparsa di Emanuela Orlandi. Non c’è mai stato alcun indizio. Le indagini sono iniziate quando il Vaticano ha ritenuto di trasferire il caso alla Procura della Repubblica di Roma”.

 

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