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I COMMERCIANTI DEI MERCATI RIONALI PROTESTANO IN CAMPIDOGLIO PER RINCARO DEL CANONE

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“Noi vogliamo continuare a lavorare all’interno delle nostre strutture. Non siamo tutelati, è ora di farla finita. Questi signori, prima di fare un provvedimento, devono sentirci. Quindi diciamo a Virginia Raggi di riceverci“, queste sono le parole pronunciate dai manifestanti in Campidoglio per protestare contro il rincaro del canone concessorio dei mercati coperti.

“Si parla di un emendamento che è passato con l’approvazione dello scorso bilancio e ha previsto una riduzione delle risorse a favore delle Ags che gestiscono i mercati comunali in autogestione – spiega Valter Papetti, coordinatore delle Ags – Prima noi avevamo un abbattimento pari all’80%, cioè l’80% delle risorse potevamo gestirle, come associazione mercato, per i servizi del mercato che sono le pulizie, le utenze elettriche, la manutenzione ordinaria e tutta una serie di servizi. L’amministrazione con questo emendamento  ha ridotto questo abbattimento togliendo delle risorse alle Ags portando queste al 50% anziché all’80%. Quindi molti mercati, che stanno già in sofferenza perché carenti di organico, con questa riduzione delle risorse non sono più in grado di assicurare la gestione dei mercati”.

“La motivazione dell’amministrazione è che siccome noi non utilizziamo – continua il portavoce dell’associazione – tutto l’80% che loro ci lasciano, una parte la tengono loro e la dovrebbero reinvestire nella manutenzione straordinaria complessiva dei mercati. Solo che questo non è giusto per due motivi: quei soldi dovrebbe essere reinvestiti nei mercati che pagano quel canone e poi perché quella delibera è inapplicabile. Una parte di questi mercati, che hanno un abbattimento pari al 90% proprio per concessione da parte dell’amministrazione comunale, hanno una concessione trentennale che scade nel 2024 e c’è anche scritto che il canone non può essere modificato prima di quella data. Per cui, questi soldi che il comune ha messo in bilancio, non può utilizzarli per questa parte. Quella delibera in parte deve essere modificata. Difatti il comune, a questi mercati, non ha mandato il bollettino al 50% ma glielo ha lasciato com’era e non potrebbe far altrimenti perché questi mercati farebbero ricorso. Questa è una mancanza di rispetto – conclude Papetti – nei riguardi di chi lavora in questi mercati perché non sono stati sentiti come controparte. Adesso aspettiamo una risposta”.

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