Religioni

GMG, IL PAPA ABBRACCIA I GIOVANI DETENUTI A PANAMA

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Papa Francesco ha portato la Giornata Mondiale della Gioventù dentro le mura del carcere minorile di Pacora, a 40 chilometri dalla città  di Panama. Nel contesto di quest’occasione dedicata ai giovani, ieri il Papa ha voluto incontrare anche quelli costretti a vivere dietro le sbarre: li ha abbracciati, ha avuto una parola per ciascuno di loro, poi ne ha confessati cinque.

Uno di loro, Luis (nome di fantasia), ha raccontato la sua storia, e oggi – dopo la visita del Papa, che gli aveva fatto sentire “una grande libertà” – ha ottenuto dal giudice una pena alternativa al carcere e forse potrà  coronare il suo sogno di diventare uno chef a livello internazionale.

Il Papa ha dunque confermato, anche in questa visita apostolica a Panama, la sua predilezione per le persone che pagano per i loro errori, ma che rischiano di essere considerati “pubblicani” per sempre. Perché la società  fa presto a mettere “etichette”, ad alzare steccati: “Di qua i buoni, di là i cattivi; di qua i giusti, di là i peccatori. Questo atteggiamento inquina tutto – ha sottolineato il Papa – perché alza un muro invisibile che fa pensare che emarginando, separando e isolando si risolveranno magicamente tutti i problemi”. Per il pontefice “fa male vedere una società  che concentra le sue energie nel mormorare e nello sdegnarsi piuttosto che nell’impegnarsi, impegnarsi per creare e opportunità  e trasformazione”.

“Una comunità  si ammala – ha avvisato Papa Bergoglio – quando vive la mormorazione che schiaccia e condanna, senza sensibilità”. La visita al carcere di Pacora, e l’incontro con i 180 giovani ospiti, 30 dei quali sono stati impegnati nelle scorse settimane nella costruzione dei confessionali per la Gmg, resterà tra i momenti più toccanti della visita del Papa a Panama, con Francesco visibilmente emozionato.

(Foto: Vatican News)

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