Giovani e Scuola

GIOVANI, PER L’ISTAT BIRRA E VINO I PREFERITI, MA TRA I RAGAZZI VINCONO I SUPERALCOLICI

GIOVANI-ALCOL


Si beve soprattutto vino e birra, ma i giovani consumano aperitivi, amari e superalcolici. E’ quanto rileva l’Istat nel report “Il consumo di alcol in Italia”, riferito al 2016. La popolazione di 11 anni e piu’ di entrambi i sessi che consuma alcolici nell’anno beve soprattutto vino (51,7%), birra (47,8%) e altri alcolici (43,2%). Variano i consumi nelle diverse fasce d’eta’. Tra gli adolescenti di 11-17 anni e i giovani e adulti fino a 44 anni ai primi posti si trovano birra e aperitivi, amari e superalcolici e all’ultimo posto il vino. Ma sono forti le differenze di genere: gli uomini scelgono soprattutto la birra, le giovani fino a 24 anni invece aperitivi, amari e superalcolici. La bevanda piu’ scelta dagli adulti 45-64enni e dagli anziani di 65 anni e piu’ resta il vino, senza differenze di genere.

Per tutti cambiano i gusti nel tempo ma in modo diverso nelle varie classi di eta’. Tra gli adolescenti fino a 17 anni, spiega l’Istat, diminuiscono i consumi di tutte le bevande alcoliche. Nella fascia di eta’ dei 18-24enni il consumo esclusivo di vino aumenta in modo consistente fra i maschi, mentre diminuisce nettamente tra le coetanee le quali, invece, a partire da questa eta’ e per tutte le successive, intensificano il consumo di altri alcolici, scelti in modo crescente dagli uomini soltanto a partire dai 45 anni.

Alcol anche fuori dai pasti per piu’ di un uomo su due e per piu’ di una donna su tre: beve alcolici anche fuori dai pasti – analizza l’Istat – il 45,9% dei consumatori di alcol (15 milioni e 649mila persone), in aumento rispetto all’anno precedente (44,0%), soprattutto fra gli adulti 25-44enni e 45-64enni (rispettivamente da 56,6% a 59,4% e da 38,9% a 41,3 %). Fuori pasto beve alcol piu’ di un uomo su due (53,2%) e una donna su tre (35,9%). Le differenze di genere sono accentuate fra gli adulti, e meno evidenti tra gli adolescenti e i giovani under 24; crescono rapidamente con l’eta’ e raggiungono i valori piu’ alti tra i 40-64enni (52,0% degli uomini contro il 31,7% delle donne) e tra le persone di 65 anni e piu’ (33,6% contro il 14,5%). Tra il 1999 e il 2016, in generale, sia per gli uomini sia per le donne, aumenta il consumo di alcolici fuori pasto tra i giovani (i nati tra il 1981 e il 1985), mentre diminuisce per la generazione dei piu’ anziani (i nati tra il 1926 e il 1945). Le differenze di genere invece si riducono nel tempo a parita’ di eta’ (tranne che per gli anziani di 75 anni e piu’) per il consumo di alcolici fuori dai pasti.

A livello territoriale, consumano piu’ alcolici fuori pasto soprattutto gli uomini e le donne residenti nel Nord-est (rispettivamente 63,1% e 44,1%). Per gli uomini – continua l’Istat – si hanno valori sopra il 60% in Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta, per le donne la quota piu’ elevata (58,2%) e’ raggiunta in Trentino-Alto Adige. Il consumo fuori pasto, piu’ diffuso nei comuni fino a 10mila abitanti (48,1% della popolazione), e’ in aumento, dal 2015 al 2016, nelle regioni del Nord-ovest e dell’Italia Centrale (da 48,9% a 51,9% e dal 39,1% al 41,8%) e nei comuni con piu’ di 10.000 abitanti (da 41,5% a 45,0%), mentre decresce nei piccoli comuni fino a 2000 abitanti (-4,8 punti percentuali).

 

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