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FINE SETTIMANA COMPLICATO PER I BORSEGGIATORI: I CARABINIERI NE ARRESTANO 15

borseggio


Il borseggio è sicuramente uno dei problemi principali della città, soprattutto per la tutela dei turisti, e per questo i Carabinieri di Roma continuano incessantemente nella loro azione finalizzata ad arginare i furti di portafogli ed altri oggetti personali a bordo dei mezzi pubblici, alle fermate e sulle banchine di autobus e metropolitane.

Solo nei giorni scorsi sono stati eseguiti dalle forze dell’ordine ben 15 arresti di i Carabinieri ma, nel solo fine settimana, ne sono stati fatti altrettanti a dei borseggiatori, tutti sorpresi in flagranza di reato; come prevedibile, le vittime più “appetibili” per i malviventi si confermano i turisti – italiani o stranieri – che si distraggono di fronte alle bellezze della Citta Eterna o che sono alle prese con gli itinerari da seguire a bordo dei mezzi pubblici.

Degli ultimi 15 borseggiatori arrestati (11 uomini e 4 donne di età comprese tra i 14 e i 61 anni, tra i quali 10 cittadini romeni, due cittadini italiani, un cittadino algerino e due nomadi provenienti dall’insediamento di Castel Romano), si distingue una 60enne originaria di Crotone, ma da tempo residente a Roma, con numerosi precedenti, che è stata sorpresa dai Carabinieri a sfilare il portafogli ad una 43enne originaria della Guinea e residente a Cerveteri.

In manette è finita anche una “strana coppia”, un cittadino romeno di 25 anni e un uomo originario di Taranto di 61 anni, “pizzicata” dai Carabinieri mentre stavano rubando il portafogli di una turista cinese a bordo di un autobus della famigerata linea “64”, tratta prediletta dai ladri.

Infine, tre giovanissime nomadi di età compresa tra i 13 e i 16 anni, provenienti dall’insediamento di Castel Romano, sono state bloccate alla fermata della metropolitana “Termini” subito dopo aver borseggiato una turista brasiliana che, ignara di quanto era appena accaduto, ha continuato il suo viaggio a bordo del convoglio; ovviamente, per le due ragazze più grandi è scattata la denuncia a piede libero, mentre la 13enne, considerata la sua età, non è imputabile ma la banda è stata comunque affidata ad una struttura di accoglienza della Capitale.

In tutti i casi la refurtiva è stata recuperata e nella maggior parte dei casi restituita ai legittimi proprietari.

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