Fatti di Roma

FESTA DEL 2 GIUGNO CON L’OMAGGIO AI SINDACI E ALLE FORZE CHE SOSTEGONO LE POPOLAZIONI TERREMOTATE

Il Presidente Sergio Mattarella risponde al saluto dei Sindaci (Foto Quirinale)
Il Presidente Sergio Mattarella risponde al saluto dei Sindaci (Foto Quirinale)


In occasione del settantunesimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana un pensiero particolare è stato rivolto alle popolazioni e ai territori colpiti dal terremoto e alle donne e uomini delle forze armate e di sicurezza del Paese impegnati nella gestione dell’emergenza sismica.
Come da tradizione le celebrazioni hanno preso il via dall’Altare della Patria in piazza Venezia, quando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto dalle altre cariche dello Stato, il Presidente del Senato, Pietro Grasso, la Presidente della Camera, Laura Boldrini, il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il Presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, e accompagnato alla ministra della Difesa, Roberta Pinotti, e dal capo di Stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano, ha deposto una corona d’alloro presso il Milite Ignoto. Dopo la deposizione della corona, che è stata accompagnata dall’esecuzione musicale de ‘Il Piave mormorava’ e ‘Il Silenzio’, alle 9.24 il cielo su piazza Venezia è stato attraversato dalle frecce tricolore. Migliaia gli spettatori che hanno assistito alle celebrazioni dai punti transennati su piazza Venezia anche grazie al maxischermo allestito. Fin dalle prime ore del mattino è stato consentito l’accesso al pubblico, all’interno delle transenne di sicurezza, a seguito di controlli agli ingressi autorizzati ai due lati di piazza Venezia. Tra i primi ad arrivare la Presidente della Camera, Laura Boldrini e il questore di Roma Guido Marino. La sindaca di Roma, Virginia Raggi, arrivata in automobile all’ingresso di piazza Venezia alle 9 in punto, ha percorso a piedi la piazza fermandosi lungo le transenne a salutare i numerosi spettatori accorsi per assistere alle celebrazioni. Diversi quelli che hanno scattato fotografie con il cellulare al suo passaggio e che le hanno stretto la mano.
Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è arrivato alle 9.07, un minuto prima del Presidente del Senato, Pietro Grasso. Entrambi sono stati accolti da un applauso delle persone in piazza, ed entrambi hanno stretto la mano ad alcuni spettatori posizionati alle prime file delle transenne di sicurezza.
Alle 9.15 in punto è giunto poi il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto da un applauso degli spettatori e dalle note dell’Inno d’Italia. Numerosi coloro che all’arrivo del Capo dello Stato hanno scattato fotografie e girato video con il cellulare, mentre alcuni, tra cui diversi bambini, hanno sventolato bandierine dell’Italia.
Successivamente sulle note dell’Inno di Mameli si è svolto l’alzabandiera e poi la deposizione della corona d’alloro.
Al termine della cerimonia d’apertura le massime autorità dello Stato e della Capitale si sono recate in via dei Fori Imperiali per assistere, dal palco di rappresentanza, alla tradizionale parata delle forze armate e di Polizia.
Ad aprire la rivista quest’anno la sfilata dei sindaci d’Italia, con in testa i primi cittadini delle località colpite dal sisma, seguiti dai corpi delle forze armate, Arma dei Carabinieri, Esercito, Marina, Aeronautica e Guardia di Finanza, dai corpi ausiliari delle forze armate e da quelli di Polizia, nonché da altri corpi statali quali Protezione Civile e Vigili del Fuoco e corpi internazionali, quali Onu e Nato.
Nel corso della parata è stato ricordato l’impegno delle forze in sfilata, in occasione dell’emergenza sismica che ha interessato il centro Italia dal 24 agosto del 2016 in poi. Iniziata alle 10, la parata è terminata poco dopo le 11 quando Andrea Bocelli ha intonato l’Inno d’Italia, accompagnato dal coro di Santa Cecilia e dalla banda musicale della Difesa ed è iniziato, tra gli applausi degli spettatori in strada, lo spettacolo aereo delle frecce tricolori.

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