Religioni

CONCLUSA LA X EDIZIONE FESTIVAL DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA

Si è conclusa ieri la decima edizione del Festival della dottrina sociale della Chiesa, promosso dalla Fondazione segni nuovi, che quest’anno si è svolto in versione diffusa in 20 città italiane, tra le quali Roma. La kermesse si è conclusa con un web-talk sul tema “Benessere della famiglia e complessità urbana”, una riflessione sul rapporto tra Roma e la sua comunità, ripensando i luoghi della città a partire dalle periferie e dalle esigenze delle famiglie. È intervenuta Veronica Mammì, assessora alla Persona, scuola e comunità solidale di Roma Capitale, la quale ha sottolineato come la città rappresenti “una sfida impegnativa che portiamo avanti con centri famiglia integrati che lavorano su tutela, protezione, sostegno psicologico e alla genitorialità superando la logica assistenziale”. Ha parlato anche Lidia Borzì, presidente Acli di Roma: “Portiamo avanti un modello di azione sociale – ha detto – che punta al protagonismo delle famiglie, rispondendo ai suoi bisogni materiali, all’esigibilità dei diritti, e alle sue esigenze educative, sempre attenti a promuovere la sfera relazionale. La famiglia per la sua generatività sociale offre tantissimo alla città, ma si deve innescare un circuito virtuoso per garantirne il suo benessere. È necessario migliorare servizi, welfare e offrire lavoro dignitoso per permettergli progetti a lungo termine”.

Per Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl, “all’interno delle nostre comunità è necessario garantire alle famiglie sostegno ma soprattutto lavoro che deve essere il nostro più grande investimento per offrire a queste prospettive di futuro”. Il presidente di Ucid Roma Giorgio Gulienetti, invece, ha evidenziato che “siamo al fianco dei giovani con percorsi di di orientamento al mondo del lavoro e di formazione principalmente nel rivolti al settore digitale, coniugandoli con servizi di ascolto psicologico, essenziali in questo periodo”. Secondo Maurizio Aletti, di Bcc Roma, “siamo rimasti saldi alla nostra vocazione originaria di supportare e accompagnare la famiglia nei suoi progetti di vita, con attenzione alle periferie. Per noi è fondamentale l’ascolto delle persone e rafforzare coesione sociale nel territorio”.

Marco Marcocci, presidente di Confcooperative Roma e Lazio, ha evidenziato che il “contributo di cooperative, associazionismo e parrocchie nelle periferie è significativo. Spesso siamo gli unici che in rete creano tessuto sociale. È necessario un dialogo costante con le Istituzioni per raddoppiare questo apporto”. Cinzia Rossi, la presidente di Siamo impresa pmi Fenapi group ha commentato che “dobbiamo abitare la complessità e abbandonare il vecchio concetto di centro e periferia, mettendo al centro la persona e i suoi valori. Lasciamoci interpellare dal negativo e costruiamo percorsi di relazione più inclusivi”. Per don Francesco Pesce, incaricato Pastorale sociale e del lavoro Diocesi di Roma, “non basta porci la domanda moralistica su cosa dobbiamo fare per la famiglia, ma dobbiamo seguire le indicazioni del Santo Padre che ci chiede di partire dalla realtà concreta che queste vivono, iniziando dalle loro fragilità”.

Infine per Livio De Santoli, prorettore dell’Università La Sapienza di Roma, “il degrado ambientale oltre ad essere conseguenza di uso dissennato di risorse energetiche è causato da degrado sociale che imperversa. Bisogna agire sulla società recuperando l’etica spesso messa da parte per interesse individuali”. Al termine dell’incontro Carlo De Masi, presidente di Adiconsum, che ha moderato la giornata, ha presentato le linee guida della carta dei valori che verrà sottoscritta da tutti gli enti promotori e che richiama ai temi della centralità della persona, della dignità del lavoro come promozione sociale, della solidarietà e della sussidiarietà.

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