Religioni

COMUNICAZIONE: ALLA PONTIFICIA UNIVERSITÀ DELLA SANTA CROCE 9° SEMINARIO PROFESSIONALE

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Alla Pontificia Università della Santa Croce si è tenuto il 9^ seminario professionale sugli uffici di comunicazione della Chiesa, dal titolo “Strategie creative per promuovere il cambiamento culturale”.

Nel 2013 il cardinale Bergoglio, oggi Papa Francesco, affermava che “ la professione dei comunicatori e la tecnologia dei media ci pe rmettono di arrivare molto lontano e molto dentro il cuore umano (…) i comunicatori con la sola parola possono creare o ricreare un’immagine della realtà (…) i media oggi sono i principali strumenti di creazione di cultura.”

Ed è stato proprio questo l’obiettivo della tre giorni di studio: offrire esperienze positive e criteri per comunicare in modo creativo la fede nella sfera pubblica.

Il Magnifico Rettore dell’Università  Mons. L.Romera, introducendo i lavori, ha ricordato che “creatività nella comunicazione ecclesiastica vuol dire renderla comprensibile in maniera diretta e concisa ma con anima, in un dialogo franco e costruttivo” e riportandosi alle parole di Benedetto XVI “ la fede aiuta la cultura per esprimere l’umano, la fede purifica la ragione” ha evidenziato la necessità che il comunicatore attui una sintesi tra fede e cultura da trasmettere al mondo.

Il Cardinal Dolan, arcivescovo di NY, ha sottolineato la necessità di “ non aver mai paura di dire la verità, pur se dolorosa” e il dovere dei media cattolici di difendere la Chiesa, adattando i messaggi comunicativi alla gente, perchè “ la comunicazione è un ministero fondamentale della Chiesa”.

Al Cardinale Barbarin, arcivescovo di Lione, il compito di parlare in difesa della famiglia, base della società e declinazione naturale della grande famiglia umana, affrontando anche il tema delle pericolose derive di una nazione, la Francia, dove si approvano leggi contro il matrimonio e la vita ”tuttavia- ha affermato- ci sono verità che non vengono scalfite dalla maggioranza in Parlamento”.

Dopo le testimonianze di illustri vaticanisti quali L.Brunelli, V.Alazraki e A.Izoard ed i contributi della stampa cattolica nel nuovo mondo digitale, la chiusura del seminario è stata affidata al dottor J.Navarro Valls, portavoce di Giovanni Paolo II “un grande comunicatore perchè comunicava Dio, traguardi,valori” ha precisato con enfasi.

La lectio magistralis sul ruolo del comunicatore è stata punteggiata da aneddoti personali sul suo rapporto lavorativo ed amicale con Karol Wojtyla i cui principi fondamentali sono stati pregare, lavorare, sorridere: pregava come un santo, lavorava sempre ma non aveva mai fretta, non perdeva mai il buon umore, neppure nella malattia…la santità nella vita di ogni giorno.

L’udienza papale e la visita alla sala stampa vaticana con il portavoce di Papa Francesco, Padre F.Lombardi, hanno coronato un seminario intenso e ricco di riflessioni per chi crede che il ruolo del comunicatore debba essere davvero al servizio del bene comune, trasmettendo valori e rendendo fruibile a tutti la carica creativa ed innovativa del Vangelo come stile di vita.


Daniela Pieri

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