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CITTA’ METROPOLITANA; BORZI’ (ACLI ROMA): SOCIETA’ CIVILE SIA PARTE ATTIVA, CHIEDIAMO CONFRONTO DOPO ELEZIONI

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“Le prossime elezioni del Consiglio Metropolitano di Roma Capitale, che non vedranno i cittadini alle urne, stanno passando in sordina e i cittadini non hanno la consapevolezza di cosa sta accadendo. Non andare a votare non significa non partecipare. Per tutelare l’interesse dei cittadini bisogna valorizzare il ruolo della società civile e far in modo che le decisioni siano il quanto più possibile condivise. Per questo motivo, ad elezioni concluse, chiediamo al Sindaco Marino, in quanto a capo del nuovo organismo, ma anche al presidente della Regione Zingaretti, l’apertura di un tavolo di partecipazione e di confronto. Dal nostro qualificato dibattito è emerso, infatti, come ci siano ampi spazi dove l’associazionismo e i cittadini romani possono dare il proprio contributo per disegnare una città metropolitana che abbia un forte senso di comunità. Sono soddisfatta di aver promosso un evento in cui sono prevalsi i contenuti e la volontà di democrazia e di partecipazione lontano dalle demagogie e dalle strumentalizzazioni politiche”.

E’ quanto dichiara Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia in merito a quanto emerso dal partecipato dibattito sulle prossime elezioni metropolitane tenutosi presso il Centro Giovanile Giovanni Paolo II in Vicolo del Grottino 3/b.

Sono stati eccellenti relatori: Francesco Clementi, Professore di Diritto Pubblico Comparato Università di Perugia e Alessandro Sterpa, Professore di Diritto Costituzionale e Capo Ufficio Legislativo della Regione Lazio.

Sono intervenuti tra gli altri: Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli, Gianni Palumbo, presidente del Forum del Terzo Settore del Lazio, Emma Ciccarelli, presidente del Forum delle Famiglie del Lazio.

“Credo che l’opportunità – ha dichiarato Alessandro Sterpa – che offre la legge Delrio anche alle città metropolitane, e in particolare a Roma, sia quella di aprire non soltanto nuovi spazi di confronto istituzionali, ma soprattutto di permettere nuove forme di confronto tra società civile, associazionismo e istituzioni”.

“Questo dibattito – ha dichiarato Francesco Clementi – è stata un’ottima occasione, anche per chi come me vive nelle università, di confrontarsi con la società civile. In Italia comincia un percorso di ristrutturazione complessiva dell’assetto delle autonomie e mi auguro ci siano altri momenti di approfondimento come questi, perché la società civile può giocare un ruolo importante”.

A fare eco alla richiesta delle Acli di Roma, anche altre associazioni impegnate nel terzo settore. Come il CEIS di don Mario Picchi, che con il suo presidente Roberto Mineo dichiara:

“Sosteniamo con convinzione la richiesta partita dalle ACLI di Roma per aprire un tavolo sull’area metropolitana con il Sindaco Marino, ma anche con il presidente della Regione Zingaretti. Ora tra i cittadini c’è molta confusione sul nuovo assetto amministrativo del nostro territorio e per questo crediamo che sia urgente convocare questo momento di confronto tra società civile e istituzioni locali. Sarà questa anche l’occasione per rinsaldare e rafforzare la rete sociale di Roma e della nuova area metropolitana messa a dura prova dalla crisi economica e dall’ormai endemica mancanza di fondi”.

Dello stesso avviso Lucia Ercoli, direttore dell’associazione Medicina Solidale:

Crediamo che sia quanto mai urgente e necessario organizzare l’incontro chiesto dalle ACLI di Roma con le istituzioni locali sull’area metropolitana. Sono convinta che al primo posto ci debbano essere le politiche sociali e i provvedimenti urgenti da adottare per contrastare il crescente disagio economico dei nostri territori. Questo processo di confronto deve partire dalle periferie della Capitale sempre più in difficoltà. Ci auguriamo che l’area metropolitana sia l’occasione per rilanciare un nuovo impegno sociale e culturale nelle zone più depresse di Roma e provincia”.

Al coro si unisce anche Leonardo Taglianetti, delegato della Fondazione Banco Farmaceutico di Roma:

“Sosteniamo l’appello delle ACLI di Roma perché siamo convinti che occorra non solo fare rete, ma oggi c’è la necessità di fare chiarezza su cosa cambierà nella vita dei cittadini della nuova area metropolitana che si va a innestare su realtà sociali ed economiche in grave difficoltà. Ci auguriamo che questo confronto sia anche l’occasione per fare un nuovo fronte comune contro la povertà sempre più diffusa nella nostra città. In particolare quella sanitaria che a Roma nell’ultimo anno è cresciuta del 10,1 %”.

Infine Alessandro Pinna, presidente dell’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Trasporto Ammalati a Lourdes e ai Santuari Internazionali) di Roma:

“L’appello delle ACLI di Roma, affinché si apra un tavolo di confronto delle istituzioni locali, Roma Capitale e Regione Lazio, con la società civile sull’area metropolitana, è giusto e quanto mai opportuno. I cittadini, soprattutto quelli con disabilità e malattie, rischiano di cadere vittime di un nuovo sistema amministrativo di cui si sa poco. Auspichiamo che quanto prima si apra questo tavolo sull’area metropolitana e che in tale contesto si parli con attenzione delle politiche sulla disabilità aprendo un confronto serio con tutte le realtà della società civile che sono impegnate in questo settore sia laiche che cattoliche”.

Giuseppe Pallotta

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