Angolo della Salute

ANIA E BAMBINO GESU’ INSIEME PER IL SUPPORTO ALLE VITTIME DEL COVID 19

Prosegue la collaborazione tra fondazione Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici) e la fondazione Bambino Gesù onlus, che prosegue con una nuova pubblicazione di “A scuola di salute”. Il numero speciale del magazine curato dall’Istituto per la salute del Bambino Gesù, presenta i progetti di Fondazione Ania dedicati al supporto psicologico per le vittime del Covid-19, degli incidenti stradali e per i giocatori patologici, insieme agli approfondimenti di psicologi e psichiatri dell’ospedale pediatrico sul disturbo post-traumatico da stress e sulla dipendenza da gioco d’azzardo. In epoca di Covid-19 tutti hanno potuto apprezzare in modo particolare l’impegno di medici e operatori sanitari che si sono dedicati alla lotta al virus. Con il servizio Ania Cares plu la fondazione Ania offre un pronto soccorso psicologico a distanza al personale sanitario impegnato in prima linea, ai pazienti che hanno contratto il Covid-19 e ai loro familiari, nonché a coloro che hanno subito un lutto a causa del coronavirus. Per accedere al servizio, totalmente gratuito, basta chiamare il numero verde 800 893 510, attivo dal lunedì alla domenica dalle 7.00 alle 21.00. A disposizione per rispondere alle richieste ci sono oltre 40 psicologi che hanno seguito corsi di formazione specifici per effettuare questo tipo d’intervento. Il servizio è attualmente disponibile in 6 regioni: Abruzzo, Lazio, Lombardia, Molise, Sicilia e Toscana. Il percorso diassistenza, che può essere svolto sia telefonicamente sia in videochiamata utilizzando le principali piattaforme web, prevede fino ad 8 incontri con lo psicologo. In accordo con La Sapienza università di Roma e di concerto con le direzioni delle aziende ospedaliere universitarie del Lazio, inoltre, Fondazione Ania ha ideato il servizio Sapienza Cares for Carers (Sc4c) dedicato al supporto psicologico a distanza di medici, infermieri e operatori dei policlinici universitari. Anche in questo caso il servizio è totalmente gratuito e si può accedere chiamando il numero verde 800 893 510, attivo 24 ore su 24 sette giorni su sette.

Un pronto soccorso psicologico attivo in 4 capoluoghi di provincia italiani: il progetto Ania Cares, ideato dalla Fondazione Ania in collaborazione con La Sapienza Università di Roma e con la Polizia Stradale, ha l’obiettivo di fornire assistenza psicologica alle vittime di incidenti stradali e ai loro familiari. Con una rete di 100 psicologi distribuiti nelle 4 città in cui è partito in via sperimentale – Milano, Firenze, Roma e Campobasso – il progetto ha assistito oltre 450 persone dal 2016. Si può accedere al servizio tutti i giorni contattando il numero verde 800 893 510. Il progetto prevede anche percorsi formativi riservati a tutte quelle figure che, a vario titolo, hanno contatti con le vittime degli incidenti stradali o con i loro familiari come le forze dell’ordine, i medici legali o i liquidatori assicurativi.

Malattie gravi e incidenti, spiegano nel magazine gli esperti del Bambino Gesù, sono tra le cause di disturbo post-traumatico da stress, sia quando si ha un’esperienza diretta dell’evento traumatico, sia quando si è testimoni dell’evento subito da altre persone. La persona colpita dal disturbo risponde con sentimenti di paura intensa, impotenza o orrore. A questo si associano spesso problemi di concentrazione e difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, incubi, irritabilità o scoppi di collera. Se un genitore riconosce nel figlio questo tipo di sintomi, consigliano gli esperti del Bambino Gesù, occorre rivolgersi al pediatra di famiglia o a un centro di Neuropsichiatria infantile. Il piano di cura deve essere stabilito da una équipe specializzata sulla base del profilo psicologico del bambino e delle necessità della famiglia.

Il “Progetto Dostoevskij” rappresenta il contributo di Fondazione Ania al contrasto del gioco d’azzardo, una forma di dipendenza che coinvolge purtroppo anche i più giovani a causa dell’utilizzo di app e siti Internet che facilitano l’accesso al gioco. La scarsa capacità di autocontrollo tipica dell’adolescenza costituisce anche il tratto psicologico che maggiormente predispone al gioco patologico, a cui possono sommarsi fattori biologici e ambientali come il contesto socio-economico di appartenenza dei ragazzi, l’esposizione a eventi stressanti e la familiarità con dipendenze e patologie psichiatriche. L’iniziativa di Fondazione Ania si avvale della collaborazione con la Facoltà di Medicina e Psicologia di Sapienza Università di Roma. Il programma di ricerca si è sviluppato con la somministrazione di un questionario sul gioco d’azzardo patologico e 14 Focus group sullo stesso tema con 300 persone di diverse fasce d’età. L’interazione con la Comunità terapeutica di recupero di San Patrignano sta permettendo inoltre di valutare emozioni e personalità di pazienti affetti da questo tipo di dipendenza. L’obiettivo è la costruzione di un kit formativo per la sensibilizzazione e prevenzione sul tema della ludopatia indirizzato a ragazzi, adulti e anziani. Per ricevere aiuto in presenza di casi di gioco d’azzardo patologico, all’ospedale pediatrico Bambino Gesù è attivo l’indirizzo e-mail iogioco@opbg.net. Gli psicologi e psichiatri di Neuropsichiatria infantile, a seconda dei casi, possono fornire consigli o suggerire una visita con uno specialista per ulteriori approfondimenti.

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