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AL VIA NEL LAZIO “PROTON4LIFE”: GRANDE POLO DI PROTONTERAPIA ANTI-TUMORI

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Al via a Roma il progetto Proton4Life per la creazione del primo polo per la cura dei tumori grazie alla protonterapia, inserita nei nuovi LEA, di cui potranno beneficiare non solo i pazienti del Lazio, ma anche del Centro e Sud Italia.

A presentare il progetto, presso la sede della giunta regionale, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il Direttore Generale IRCCS IFO-Regina Elena Dott. Francesco Ripa di Meana, il Direttore Generale Fondazione Policlinico Gemelli Professor Marco Elefanti e il responsabile della Cabina di regia della sanità laziale, Alessio D’Amato. A quanto reso noto, il progetto è destinato a diventare punto di riferimento per la cura dei tumori in tutto il bacino del Mediterraneo. Promosso e sostenuto dalla Regione Lazio, il centro Proton4Life, vede l’unione di tre eccellenze italiane in ambito scientifico e sanitario come l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE) e la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli. È stato sottolineato, che si tratta “di un esempio di virtuosa collaborazione tra pubblico e privato, che andrà ad arricchire il mosaico della nuova sanità della Regione Lazio e che coniuga alta qualità assistenziale, innovazione tecnologica, ricerca clinica e appropriatezza delle prestazioni”. Dal punto di vista del trattamento, la protonterapia è una tecnica oncologica radioterapica di precisione che consente di effettuare trattamenti più efficaci e meno tossici sui tumori complessi che ad oggi non si possono trattare con le tecnologie convenzionali. Grazie alle proprietà fisiche dei protoni, la protonterapia permette, rispetto alla radioterapia convenzionale con fotoni, di rilasciare la dose con estrema precisione sul tessuto tumorale e, conseguentemente, di irradiare il tumore con dose più elevata, riducendo l’esposizione e quindi i danni radio indotti sui tessuti normali. Il progetto Proton4Life – come spiegato oggi – prevede l’affiancamento di nuovi macchinari all’apparecchiatura clinica già in fase di allestimento, che richiederà la realizzazione di 4 bunker (sale di trattamento) da realizzare in quattro anni, l’installazione di macchinari di ultima generazione per i trattamenti tumorali con protoni, sessanta milioni di investimento privato e 54 milioni di investimento pubblico, per la cura e il trattamento di un potenziale di circa 2.300 pazienti per anno a regime e il coinvolgimento di personale specializzato pari ad almeno 120 unità. La Regione Lazio ha reso noto che “con Proton4life prosegue nel piano di sviluppo del proprio modello di salute pubblica, promuovendo le soluzioni altamente tecnologiche e le collaborazioni tra pubblico e privato. Seguendo questi principi la Regione si colloca tra i modelli di servizio sanitario territoriale più virtuosi e più all’avanguardia in Italia e all’estero”.
Il programma definito in accordo con le parti interessate per la nascita di Proton4life e lo studio di fattibilità sono partiti nel gennaio 2018 e prevedono innanzitutto la discussione e condivisione di linee guida per i trattamenti con i protoni, dei protocolli di ricerca clinica e per la ricerca e sviluppo. Per primo verranno realizzati i bunker per il funzionamento delle attrezzature all’interno del Gemelli (2 Gantry), che accoglierà anche l’apparecchiatura del progetto TOP IMPLART. Come chiarito oggi, nel corso del 2020 andrà in funzione il primo Gantry al Gemelli e il TOP IMPLART: quindi partiranno i primi trattamenti. Successivamente ai primi mesi di attività clinica e durante l’istallazione del secondo Gantry al Gemelli, è previsto uno studio epidemiologico ed una valutazione clinico/organizzativa, e l’avvio delle opere per altri due Gantry all’IRE che si concluderanno entro la fine del 2024. Il funzionamento e consolidamento degli impianti realizzati dalla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli porteranno non soltanto all’estensione progressiva dei trattamenti ad un sempre maggiore numero di pazienti ma anche alla formazione del personale dell’IRE. Nel 2025 Proton4life sarà completamente realizzato e operativo con una equipe integrata di specialisti. La dislocazione delle due strutture del Gemelli e dell’IRE, rispettivamente nelle zone nord e sud di Roma consentirà anche una omogenea presenza nella città. Il trattamento radiante viene utilizzato per curare diverse patologie, in particolare è fortemente indicata per il trattamento dei tumori situati vicino ad organi vitali o in aree particolarmente sensibili alla tossicità dei raggi fotonici, come quelli del cervello o della spina dorsale, oppure tumori a geometria complessa, come quelli del distretto testa-collo, o ancora tutti i tumori che sviluppano radioresistenza, cioè non rispondono più alla radioterapia, ma soprattutto nelle neoplasie pediatriche. Tutti casi che non hanno attualmente altre opzioni di cura.

(Fotografia da www.lastampa.it).

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