OSCURATO UN SITO CHE “AIUTA” GIOVANI A SUICIDARSI
Una community di oltre 17 mila iscritti in tutto il mondo che “aiuta” i membri nella loro decisione di togliersi la vita. È questo lo scopo del sito internet che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha oscurato negli ultimi giorni.
Il “supporto” venie offerto ai membri registrati alla piattaforma, attraverso un dialogo diretto con persone in grado di dare informazioni su come uccidersi attraverso l’ingestione di salnitro, sostanza in libera vendita che, assunta in determinate quantità, diventa tossica per il corpo umano causando la morte in quanto inibisce il trasporto di ossigeno.
Le indagini, affidate alla Sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Polizia di Stato ed al Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Lazio”, sono state avviate a seguito della morte di due ragazzi di 19 anni verificatesi a febbraio e dicembre dell’anno scorso, in due strutture ricettive della Capitale, proprio dopo aver ingerito un preparato a base di nitrito di sodio.
Dalle indagini in corso è emerso che entrambi i giovani – che non sembrano essersi conosciuti – frequentavano un sito internet in cui una persona offriva la letale consulenza sul supporto farmacologico e la dieta da intraprendere qualche giorno prima del suicidio, per non rimettere la sostanza tossica ingerita e consentire alla stessa di sviluppare tutto il suo effetto venefico, accompagnando via chat le vittime sino agli istanti immediatamente precedenti la morte, assicurando alle vittime il sicuro “successo” ottenuto da altri ragazzi che avevano trovato la morte nello stesso modo.
Sulla scorta di quanto sino ad ora emerso, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha quindi emesso il provvedimento che, almeno nel territorio italiano, inibisce a chiunque l’accesso al sito. Proseguono le indagini, anche di natura tecnica, al fine di risalire all’identità di tutti coloro che a vario titolo, sono coinvolti nella mortale attività.