Angolo della Salute

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO UCCIDERÀ 7 MILIONI DI PERSONE OGNI ANNO

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Nel prossimo futuro, ogni anno 7 milioni di persone moriranno per conseguenza del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico. A lanciare l’allarme è Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), citando le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità.

“Di queste morti – spiega Ricciardi – 250 mila saranno direttamente legate al clima. E soltanto nel nostro Paese, già oggi il 12% dei bambini ospedalizzati vengono ricoverati proprio per problemi respiratori legati all’inquinamento. E abbiamo la certezza che tutto questo, senza interventi decisi, peggiorerà”.

Ricciardi ha affrontato l’argomento parlando con la stampa questa mattina, in occasione dell’apertura del primo Simposio internazionale Health and Climate Change, che si terrà il 3-5 dicembre, presso l’Istituto superiore di Sanità. Si tratta di un evento articolato in 22 sessioni (3 plenarie), alle quali parteciperanno oltre 500 ricercatori provenienti da più di 30 Paesi. Il proposito è mettere a punto e firmare una Carta internazionale che, basata su dati scientifici, contenga le raccomandazioni e le azioni necessarie per contrastare e limitare i rischi sulla salute prodotti dai cambiamenti climatici. Il documento sarà uno strumento indirizzato ai decisori politici, ma servirà anche a diffondere consapevolezza su queste tematiche, in modo che occupino il centro di tutte le agende.

“Questa è una giornata molto importante – ha sottolineato Ricciardi – perché per la prima volta la comunità scientifica, che ormai da tempo concorda nel ritenere tra i problemi sanitari più rilevanti gli effetti del clima sulla salute, si riunisce per indicare le azioni prioritarie che devono essere messe in atto sulla base delle evidenze scientifiche”.

“I cambiamenti climatici sono la vera minaccia globale di questo secolo e attraversano tutta la condizione umana e ambientale – ha precisato il presidente dell’Iss – Dalle ondate di calore all’approvvigionamento idrico fino, a quello alimentare e allo smaltimento dei rifiuti. La qualità della nostra vita, la nostra salute e la stessa nostra sopravvivenza sono quindi messe a serio rischio dai cambiamenti climatici prodotti soprattutto dall’inquinamento. Gestire queste trasformazioni, cambiare rotta è diventata la vera emergenza e la vera sfida. La comunità scientifica oggi ha fatto un primo passo per condividere questa consapevolezza e farla diventare una responsabilità e un impegno comune”.

“Questa sfida – ha concluso Ricciardi – si vince con la collaborazione di tutti. Dai decisori politici al mondo industriale, a quello dell’educazione e attraverso i nostri atti quotidiani. C’è bisogno di tutti”. Il convegno sarà dunque strutturato in numerose sessioni in grado di coprire tutte le tematiche che interessano il tema della relazione tra salute e clima. Dalla salute degli ecosistemi alle malattie trasmissibili e non, dalle zoonosi alla salute mentale, fino alla salute dei bambini e molto altro, oltre ad affrontare le tematiche inerenti all’aria e all’acqua, strettamente legate anch’esse all’evoluzione degli ecosistemi e quindi anche a come questi cambiano ciò che determina le condizioni della nostra salute”.

(Foto: Affari Italiani)

Maddalena Tomassini

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