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UIF: APPENA IL 7% DEI MINORI MIGRANTI SOLI VA IN AFFIDAMENTO

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Soltanto il 7% dei minori stranieri non accompagnati che arrivano in Italia vengono dati in affidamento.

“Nonostante per la prima volta una legge, la numero 47 del 7 aprile 2017, ha deciso di privilegiare l’affidamento rispetto al collocamento in strutture del minore non accompagnato”. Lo ha detto Elisabetta Rampelli, la presidente nazionale Unione italiana forense (Uif) che ha organizzato, insieme all’Associazione medicina solidale e l’Osservatorio sui minori “Fonte di Ismaele” un convegno su “Le nuove forme di accoglienza” con il patrocinio dell’ufficio Migrantes della Diocesi di Roma.

“L’affido – ha aggiunto Rampelli – è una grande e meravigliosa novità dal punto di vista di noi operatori del diritto perché è un ottimo sistema per arrivare all’integrazione del bambino che arriva da un altro paese qui da noi. Purtroppo l’adesione a questa forma privilegiata è solo residuale, mentre la gran parte va nella case famiglie e il resto si perde per strada”.

Monsignor Paolo Lojudice, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma ha, invece, annunciato: “Stiamo dando vita ad un osservatorio sui migranti proprio nell’ufficio Migrantes della Diocesi di Roma”. La prima firmataria della legge 47 la parlamentare del Pd Sandra Zampa ha sottolineato le due innovazioni del provvedimento legislativo ovvero che l’affido alle famiglie viene privilegiato rispetto alla casa famiglia e la creazione dei tutori per i minori. Fulvio Filocamo, magistrato presso la Corte di Cassazione ha invece ricordato la sua esperienza quando era al Tribunale dei Minori di Roma e, tra l’altro, la storia di una nomade bosniaca di 13 anni che viveva in un campo nomadi della Capitale, più volte arrestata per furti, con un percorso di integrazione si è diplomata con il massimo dei voti ed ora fa l’estetista.

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