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SULLA ROMA-LIDO UN RAGAZZO DISABILE COSTRETTO A STRISCIARE PER PRENDERE LA SCALA MOBILE

DISA


Disabili costretti “a strisciare e sedersi sulla scala mobile per accedere alla banchina della metro”, non vedenti accompagnati dal cane “che rischiano di cadere per riuscire a scendere alla fermata”. A segnalare l’accaduto è Mirella Belvisi, vicepresidente di Italia Nostra, che, spiega, si associa alla denuncia di una cittadina normodotata, Alessandra Perone che ha raccontato l’accaduto all’associazione.
“Sono una cittadina romana, normo dotata, che si sposta con i mezzi pubblici (Roma Lido e linea B) da Acilia al Rione Monti da quasi trent’anni – racconta la signora Perone a Italia Nostra – Stamattina ho assistito a due episodi, che non ho fotografato per rispetto dei diretti interessati, ma ai quali erano presenti centinaia di testimoni. Ad Acilia, un ragazzo disabile, in carrozzina, causa inagibilità dell’ascensore, ha dovuto strisciare per terra e sedersi sulla scala mobile per accedere alla banchina direzione Porta san Paolo. Solo mezz’ora dopo, sulla linea B, una ragazza non vedente e guidata da un cane, seduta in un vagone in cui si viaggiava oltre il limite del possibile causa bassa frequenza, per riuscire a scendere alla fermata, non vedendo e non essendo vista a causa sovraffollamento, ha rischiato di cadere lei e molti altri. Due episodi, due giovani ragazzi​. Mi chiedo che città è questa, che non solo rende impossibile la vita quotidiana di persone come me, ma che non è in grado di tutelare le fasce più deboli della società. Questa comunicazione, che non vuole essere altro che una mera denuncia di fatti, sarà in inviata ai giornali, ad Atac e al Comune di Roma”.

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