Giovani e Scuola

SUI MIGRANTI I GIOVANI ITALIANI SPERANO NELLA UE, PER IL 69,3% DOVREBBE REGOLARE I FLUSSI

MIGRANTI


Per il 69,3% dei giovani italiani i flussi migratori dovrebbero essere regolati dall’Unione Europea e non dai singoli stati membri. In tale contesto occorre notare che gli under 35 del nostro Paese sono quelli che ripongono maggiori aspettative in Bruxelles. Infatti,  solo il 47,4% dei giovani inglesi, il 52,1 % dei francesi, il 58,2% dei tedeschi, il 44,1 dei polacchi e il 57,8% degli spagnoli sono convinti che la UE possa rendersi protagonista per regolare il fenomeno migratorio soprattutto dai paesi africani.

Sono questi i dati del focus su Europa e migrazioni del Rapporto Giovani 2017 (RG2017) dell’Istituto Toniolo che permettono di comprendere il punto di vista dei giovani europei (Italiani, tedeschi, inglesi, francesi, spagnoli e polacchi) sul tema migrazioni.

Il RG2017 è realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo e della Fondazione Cariplo. L’intera indagine è raccolta nel volume “La condizione giovanile in Italia – Rapporto Giovani 2017” edito da Il Mulino. Il RG2017 si è basato su un campione di oltre 9.000 giovani tra i 18 e i 32 anni.

Sempre dal focus del Toniolo emerge che per i  giovani italiani poi alla domanda se gli immigrati rendono il paese in quale vanno a vivere un posto migliore hanno risposto positivamente per il 31,4% contro il 60,1% di quelli inglesi, del 64,3% di quelli spagnoli, il 27,2% di quelli polacchi, il 48,3% di quelli tedeschi e il 44,4″% di quelli francesi.

Gli under 35 italiani sono, però, coscienti che la mobilità dei popoli da altri continenti rappresenta una risorsa per l’Europa. Infatti il 52,1% vede positivamente questo fenomeno migratorio contro il 38,6% dei coetanei francesi, il 47,7% dei tedeschi, il 57,9% degli spagnoli, il 51,2% degli inglesi e il 19% dei polacchi.

Alla luce anche delle tragedie del mare che hanno visto protagonisti loro malgrado migliaia di migranti alla domanda  “sulla capacità delle istituzioni politiche europee di affrontare le sfide che viviamo oggi” (con un voto da 6 a 10) hanno risposto positivamente il 33,6% degli italiani, il 47,85 degli inglesi, il 40,7% dei francesi, il 43,45 dei tedeschi, il 35,7% dei polacchi e il 47,4% degli spagnoli.

In tale contesto è anche netta la presa di posizione dei giovani under 35 europei che desiderano che la UE assuma una posizione comune sui principali temi di politica internazionale come ad esempio l’immigrazione. Su questo tema si sono espressi favorevolmente il 54,1% dei giovani inglesi, il 68,4% degli italiani, il 52,2% dei francesi, il 57,4% dei tedeschi, il 62,4% dei polacchi e il 65,6% degli spagnoli.

“Siamo dunque di fronte – spiega RITA BICHI, Professore ordinario di Sociologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e una delle curatrici del RG2017 – , a una ben chiara preoccupazione per un fenomeno che stenta a essere regolato. Un fenomeno che, anche se in parte prevedibile, lascia grandi spazi alla indecidibilità, e che per la complessità delle cause che lo determinano richiederebbe una concertazione ampia e condivisa. I giovani italiani chiedono proprio questo, che le nazioni dell’Europa unita si uniscano realmente per trovare soluzioni che privilegino l’accoglienza senza pesare su pochi o addirittura uno dei suoi paesi”.

 

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