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SOCIALE, INIZIATIVA DEI SALESIANI CONTRO LA POVERTA’ EDUCATIVA DEI MINORI

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Il prossimo 16 Novembre 2016 a partire dalle ore 15.30 l’Università Pontificia Salesiana di Roma ospiterà la tavola rotonda “Povertà educativa minorile: riflessioni ed esperienze dei Salesiani di Don Bosco per continuare a progettare cammini di speranza”. L’evento, inserito nella settimana dei diritti mondiali dell’infanzia, è promosso da Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS, ente civilistico dei Salesiani che contrasta quotidianamente la povertà, l’emarginazione e il disagio di bambini e ragazzi del nostro Paese. Secondo l’ultimo rapporto stilato da “Save the Children” più di 1 milione di bambini in Italia vive in povertà assoluta. Questo dato è strettamente correlato alla povertà educativa considerando che le regioni che offrono meno servizi educativi all’infanzia corrispondono a quelle col più alto tasso di poveri.

Lo scorso ottobre è entrato nella fase operativa il “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, nato da un accordo tra il Governo e le Fondazioni di origine bancaria che per i primi due bandi ha visto stanziati 115 milioni di euro destinati a progetti socio-educativi per bambini e adolescenti.

Durante l’incontro interverranno la dott.sa Filomena Albano (Garante Nazionale per l’infanzia e adolescenza), il prof. Tommaso Nannicini (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) e Stefano Tassinari (coordinatore consulta welfare del Forum Nazionale del Terzo Settore). Verranno anche presentate alcune buone pratiche di contrasto alla povertà educativa grazie a due esperienze del nord e sud Italia: la cooperativa sociale “Momo” che a Cuneo promuove la crescita umana e l’inserimento nella società di minori e giovani in difficoltà e l’Oratorio Salesiano “Sacro Cuore” che nel quartiere Candelaro di Foggia si impegna a contenere l’abbandono scolastico.

«Quello della povertà educativa è un tema che ci interpella come salesiani, consacrati e laici – afferma Don Giovanni D’Andrea, presidente di Salesiani per il Sociale -Grazie ad una diffusa presenza delle nostre opere su tutto il territorio italiano, riteniamo di poter offrire una nostra interpretazione di povertà educativa che oggi possiede una pluridimensionalità: non solo economica, culturale e sociale ma anche affettiva/relazionale, morale e spirituale. Crediamo che grazie al confronto aperto con altri enti e istituzioni possiamo ulteriormente crescere per regalare un futuro migliore ai giovani, “soprattutto i più poveri”»

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