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SOCIALE; ACLI ROMA: AL VIA PROGETTO FIORE DI LORO AL RIONE MONTI, LO SPORTELLO PER LE VITTIME DI VIOLENZA E STALKING

Sportello violenza e stalking


È stato presentato oggi presso la parrocchia di Santa Maria ai Monti, in via della Madonna dei Monti 41, le Acli di Roma e provincia e Libera Mondo, associazione a tutela dei diritti delle persone, lo “Sportello di orientamento e accoglienza per le Vittime di violenza e stalking” e il “Progetto Fiore di Loto”.

L’obiettivo è quello di dire no alla violenza fisica, sessuale, psicologica e stalking sulle donne, sui bambini e sulle persone tutte.

All’inaugurazione sono intervenuti, tra gli altri: Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia, Sabrina Alfonsi, presidente Municipio Roma I Centro, Emanuela Bozzi, ispettore capo e responsabile settore violenza sulle donne della Polizia di Stato, Rita Piermatti, prefetto, Luca Serangeli, presidente dell’Unione Sportiva Acli Roma, Maura Cossutta, responsabile sportello antiviolenza presso l’Ospedale San Camillo. Modera il giornalista, scrittore e Vaticanista Luigi Accattoli. La presentazione dello sportello sarà affidata a Faida Di Santo, vice presidente e responsabile coordinamento Donne delle Acli di Roma, Eleonora Apolloni, avvocato e presidente associazione Libera Mondo, Clara Margiotta, psicologa e psicoterapeuta.

Lo sportello antiviolenza, con il “Progetto Fiore di Loto“, interviene attivamente per sostenere gratuitamente e nella massima riservatezza le vittime di violenza. Il progetto prevede attività di sensibilizzazione e prevenzione, ascolto, consulenza psicologica, sociale, legale e percorsi di autodifesa. Accompagna le vittime di maltrattamenti nel percorso individuale per uscire dalla criticità, favorendo la rinascita personale e sociale.

Lo sportello sarà aperto ogni martedì e venerdì dalle ore 15.30 alle ore 19.30 presso i locali della parrocchia di Santa Maria ai Monti.

“Apriamo questo presidio – dichiara Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia – per sostenere chiunque sia vittima di violenza, attivando un servizio aperto a tutti e che vuole essere anonimo e discreto. Lo facciamo in una parrocchia perché rappresenta un vero punto di prossimità con la popolazione, anche se vogliamo fornire un servizio laico, aperto a tutti, e che punti a ridare dignità alle persone offese sia dal punto di vista fisico che psicologico. Diamo vita a questa idea con lo stile solito delle Acli di Roma, facendo rete con le istituzioni e le associazioni che operano in questo campo e coniugando il pensiero, come percorsi di prevenzione, a gesti concreti, come l’insegnamento della difesa personale attraverso l’Unione Sportiva delle Acli di Roma”.

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