Angolo della Salute

SALUTE, TROVATO UN RIMEDIO DURATURO CONTRO LA RINITE ALLERGICA

starnutire


Dall’Imperial College di Londra arriva una nuova risposta a chi soffre di allergia al polline dato che una ricerca, pubblicata su “Jama”, ha messo a punto un’immunoterapia capace di neutralizzare la febbre da fieno e, più in generale, la rinite allergica. La soluzione? Quanto mai controversa, perchè è proprio grazie ad un’esposizione a crescenti quantità di polline nel corso del tempo che si riesce ad arginare la problematica.

La rinite allergica stagionale è una patologia infiammatoria acuta e ricorrente, caratterizzata da attacchi di starnuti, naso congestionato e prurito oculare; solitamente questa condizione è causata da allergeni stagionali come i pollini di graminacee (come l’erba canina e l’erba mazzolina), di composite (artemisia, ambrosia, parietaria), di alberi (betulla, olivo, cipresso, quercia ) o ambientali, come succede per acari e muffe.

Per l’eleborazione dello studio è stato necessario coinvolgere ben 106 volontari del Royal Brompton Hospital di Londra; i ricercatori hanno testato due immunoterapie approvate dal sistema sanitario britannico, a base di estratto di polline: una a base di pillole sublinguali, l’altra di iniezioni. I pazienti sono stati divisi in tre gruppi e trattati con iniezioni, pillole e con un placebo, ma non tutti sono riusciti a finire il programma. Difatti, solamente in 92 che hanno portato a termine il trattamento e presentavano sensibili benefici rispetto agli altri, mentre chi aveva terminato la terapia biennale, dopo un altro anno, vedeva le proprie condizioni di salute nuovamente peggiorare.

I ricercatori hanno notato che la somministrazione di queste terapie a base di polline ha benefici durevoli sui pazienti affetti da allergia su un lasso di tempo più lungo così da aumentare la  resistenza dell’organismo al fenomeno. Secondo Stephen Durham, responsabile di Allergologia e immunologia clinica dell’Imperial college e capo dei servizi di allergia al Royal Brompton Hospital, il lasso di tempo ideale affinché la terapia faccia effetto è di almeno tre anni e dopo che questo lasso di tempo è trascorso ci sarà “un grande miglioramento – afferma Durham – per diversi anni successivi. Esporre le persone al polline, in questo modo, si è rivelato un trattamento molto efficace per le persone che hanno una febbre da fieno veramente debilitante”.

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