Angolo della Salute

SALUTE, SUICIDI LA SECONDA CAUSA DI MORTE PIU’ DIFFUSA TRA I GIOVANI. BAMBINO GESU’ OFFRE CALL CENTER E DAY HOSPITAL

suicidi


Un dato per certi versi sconcertante ma alquanto reale: il suicido è la seconda causa di morte tra i ragazzi sono i 20 anni di età. Solo in Italia sono stati 4000 i morti per questa scelta ed il 12% di giovani e giovanissimi. I dati sono presi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che attesta le morti nel mondo per suicidio intorno ad un milione all’anno e proprio per questo gli esperti del Bambino Gesù hanno risposto a questo appello e, oltre ad invitare tutti a fare attenzione ai propri familiari, hanno deciso di confermare il servizio di day hospital dedicato e un call center neuropsichiatrico, aperto 24 su 24, che segue circa 50 ragazzi che hanno tentato di togliersi la vita.

“Drastici e improvvisi mutamenti nel modo di comportarsi degli adolescenti non vanno sottovalutati” spiega Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria Infantile del Bambino Gesù. “Bambini sempre molto allegri e sereni che improvvisamente diventano chiusi, cupi, che non vogliono più uscire di casa e relazionarsi con gli altri; giovani che mettono in atto comportamenti autolesivi come tagliarsi o ferirsi, che perdono interesse per attività – come lo sport – prima ritenute entusiasmanti; studenti brillanti che hanno un drastico calo del rendimento scolastico; estrema irritabilità, reazioni esagerate a una delusione o a un insuccesso, sono tutti segnali di disagio che i genitori devono cogliere. In situazioni del genere – sottolinea Vicari – il consiglio è di rivolgersi a strutture sanitarie adeguatamente attrezzate per la gestione di questi casi”.

Per ricevere aiuto immediato in caso di difficoltà, presso il reparto di Neuropsichiatria Infantile del Bambino Gesù è attivo, 24 ore su 24, il call center 06 6859 2265. Ogni giorno della settimana, per tutto l’anno, un team di psicologi esperti è pronto a dare una prima risposta ai problemi di natura psicologica e psichiatrica di bambini e ragazzi.

Le telefonate saranno vere  e proprie consulenze cliniche telefoniche, con importanti interventi basati sull’ascolto del problema e la gestione della situazione grazie all’aiuto di esperti psicologici che, dopo aver esposto le proprie valutazioni sulla gravità del caso, offrirà la propria soluzione con la possibilità di attivare il servizio di pronto soccorso per il ragazzo o la ragazza in crisi o particolarmente in sofferenza.

Questo è un servizio che è attivo ormai dal 2012 e oggi riesce a visitare 6000 pazienti all’anno, provenienti da tutta l’Italia; ha iniziato la propria attività dedicandosi ai disturbi dell’umore in età adolescenziale, in particolare depressione e disturbo bipolare, problemi cui è legato il più alto tasso di tentativi di suicidio. Al Bambino Gesù viene seguito anche un apposito protocollo per la prevenzione del rischio di suicidio tra i giovani pazienti ricoverati.

“E’ fondamentale – conclude Vicari – curare adeguatamente chi ha già tentato il suicidio perché resta a rischio di ripetere il gesto nel futuro. Fortunatamente possiamo raccontare storie molto positive di ragazzi seguiti nel nostro Ospedale che oggi stanno bene, che svolgono una vita normale e si rendono conto dell’assurdità del tentativo compiuto”.

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