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POVERTÀ, SANT’EGIDIO PRESENTA 27° EDIZIONE GUIDA “DOVE MANGIARE DORMIRE LAVARSI”

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“Aumenta la povertà ma non deve aumentare il clima di paura e d’allarme che spesso è segnalato nel nostro Paese. Emergono, anche, tante cose positive. Dalla crisi si esce solo insieme”.
Lo ha detto Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di S. Egidio, in occasione della presentazione questa mattina a Roma della guida “Dove mangiare, dormire, lavarsi”, la tradizionale “guida Michelin dei poveri”, curata dalla organizzazione e giunta alla 27ª edizione.

La pubblicazione raccoglie tutte le indicazioni utili per coloro che si trovano in stato di necessità nella Capitale: dalle informazioni sulla residenza anagrafica a ogni genere di documenti, dalle esenzioni per il pagamento dei ticket sanitari all’assistenza per gli stranieri, passando per il lavoro, la formazione, la pensione e la casa.

Inoltre, nel volume tascabile sono indicate le 40 mense distribuite nella città (9 in più rispetto al 2016), 40 centri stabili, tra cui il nuovo centro di accoglienza notturno la Villetta della Misericordia presso il Policlinico Gemelli. A questo si aggiungono, 22 servizi docce (5 in più rispetto al 2016), i 38 centri di cura, i 145 dedicati all’ascolto e altre strutture per servizi fondamentali come le 7 scuole per stranieri, gli 11 centri per le donne vittime di tratta e centri di assistenza per detenuti (4 enti pubblici e 9 organismi di sostegno). “Registriamo – ha aggiunto Impagliazzo – un aumento della povertà in Italia nell’ultimo anno. Basti considerare, che nel 2005 si contavano in Italia meno di 2 milioni di poveri, dopo 10 anni se ne contano 4 milioni e mezzo. A Roma – ha spiegato Impagliazzo – il trend é lo stesso di quello Nazionale. I settori a maggiore rischio di povertà sono le cosiddette famiglie numerose, con più di tre figli -ha continuato il presidente – esiste un piano nazionale di lotta alla povertà messo in atto dal governo Renzi, che ha in parte affrontato il problema, ma é stato affrontato solo per chi ha un reddito molto basso”. E’ importante, però, sottolineare cle la solidarietà a Roma è aumentata. “Registriamo – ha concluso Impagliazzo – 2700 persone che tutte le sere a turno, tra le varie associazioni, vanno a trovare le persone senza fissa dimora e spesso portare loro da mangiare e altro tipo di conforto”.

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