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PAPA: IL PADRE NOSTRO È UNA PREGHIERA CORAGGIOSA, DIO VUOLE IL NOSTRO BENE

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“Pregando ‘sia fatta la tua volontà’, non siamo invitati a piegare servilmente la testa, come se fossimo schiavi, no! Il Padre nostro, infatti, è la preghiera dei figli, che conoscono il cuore del loro padre e sono certi del suo disegno di amore”. Lo ha detto il Papa nell’udienza generale, che, continuando il ciclo di catechesi sul “Padre nostro”, ha dedicato oggi alla sua terza invocazione: “Sia fatta la tua volontà”.

“Guai a noi se, pronunciando queste parole, alzassimo le spalle in segno di resa davanti a un destino che ci ripugna e che non riusciamo a cambiare – ha osservato Francesco -. Al contrario, è una preghiera piena di ardente fiducia in Dio che vuole per noi il bene, la vita, la salvezza”. “Una preghiera coraggiosa, anche combattiva, perché nel mondo ci sono tante, troppe realtà che non sono secondo il piano di Dio”, ha proseguito.

“Tutti le conosciamo – ha aggiunto il Pontefice – Parafrasando il profeta Isaia, potremmo dire: ‘Qui, Padre, c’è la guerra, la prevaricazione, lo sfruttamento; ma sappiamo che Tu vuoi il nostro bene, perciò ti supplichiamo: sia fatta la tua volontà! Signore, sovverti i piani del mondo, trasforma le spade in aratri e le lance in falci; che nessuno si eserciti più nell’arte della guerra!’. Dio vuole la pace”.

“Nella preghiera, chiediamo che la ricerca di Dio vada a buon fine, che il suo disegno universale di salvezza si compia, prima in ognuno di noi e poi in tutto il mondo”, ha spiegato il Papa. “Avete pensato cosa significa che Dio sia in cerca di ognuno di noi? – ha aggiunto a braccio – Sì, Dio cerca te, cerca te, ognuno di noi. Ma è grande questo, quanto amore c’è in questo”. “Dio non è ambiguo, non si nasconde dietro ad enigmi, non ha pianificato l’avvenire del mondo in maniera indecifrabile – ha proseguito -. Se non comprendiamo questo, rischiamo di non capire il senso della terza espressione del ’Padre nostro’”.

“Questa, senza ombra di dubbio, è la volontà di Dio: la salvezza dell’uomo”, ha aggiunto. “Dio, per amore, può portarci a camminare su sentieri difficili, a sperimentare ferite e spine dolorose, ma non ci abbandonerà mai: sempre sarà con noi, accanto a noi, dentro di noi. Per un credente questa, più che una speranza, è una certezza: Dio è con me”, ha detto ancora.

“Così è il Signore, così ci ama, così ci vuole bene – ha quindi concluso il Pontefice -. Ma io ho voglia di invitarvi, adesso, tutti insieme, a pregare il Padre nostro. Coloro di voi che non sanno l’italiano lo preghino nella lingua propria. Preghiamo insieme”. E ha recitato la preghiera con i fedeli.

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