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PAPA FRANCESCO: UDIENZA, MISERICORDIA “È TUTTO IL CONTRARIO DI QUELLI CHE FANNO LE GUERRE”

Papa Francesco udienza


La misericordia “è tutto il contrario dell’opera di quelli che agiscono sempre per uccidere, per esempio quelli che fanno le guerre”. Lo ha precisato, a braccio, il Papa, che nell’udienza di oggi ha sottolineato che “la misericordia di Dio agisce sempre per salvare”.

“A tanto giunge la misericordia divina”, le parole di Francesco: “Dio propone un rapporto d’amore particolare, esclusivo, privilegiato. Quando dà istruzioni a Mosè riguardo all’alleanza, dice: ‘Se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa’”. “Dio possiede già tutta la terra perché l’ha creata, ma il popolo diventa per Lui un possesso diverso, speciale”, ha spiegato il Papa: “La sua personale riserva di oro e argento come quella che il re Davide affermava di aver donato per la costruzione del Tempio”.

Papa Francesco ha poi così proseguito: “La misericordia del Signore rende l’uomo prezioso, come una ricchezza personale che gli appartiene, che egli custodisce e in cui si compiace.  Sono queste le meraviglie della misericordia divina, che giunge a pieno compimento nel Signore Gesù, in quella nuova ed eterna alleanza consumata nel suo sangue, che con il perdono distrugge il nostro peccato e ci rende definitivamente figli di Dio, gioielli preziosi nelle mani del Padre buono e misericordioso”. Francesco ha concluso l’udienza parlando ancora una volta a braccio: “E se noi siamo figli di Dio – ha detto – abbiamo questa eredità della bontà e della misericordia nei confronti degli altri”. “Chiediamo al Signore – il suo auspicio – che nell’Anno della Misericordia facciamo anche noi cose di misericordia. Apriamo il nostro cuore per arrivare a tutti con le opere di misericordia, che è l’eredità misericordiosa che Dio Padre ha avuto con noi”.

Infine, un augurio collettivo ai fedeli di lingua italiana: “Il Giubileo Straordinario, con il passaggio dalla Porta Santa, ci inviti ad uscire dall’egoismo – tutti abbiamo qualcosa di egoismo – e promuova in ciascuno l’esercizio delle opere di misericordia verso i fratelli”. Invece ai giovani, ai malati e agli sposi novelli, il Papa ha ricordato che “domani ricorre la memoria liturgica di san Tommaso d’Aquino, patrono delle scuole cattoliche. Il suo esempio spinga voi, cari giovani a vedere in Gesù misericordioso l’unico maestro di vita; la sua intercessione ottenga per voi, cari ammalati, la serenità e la pace presenti nel mistero della croce, e la sua dottrina sia un incoraggiamento per voi, cari sposi novelli, ad affidarvi alla sapienza del cuore per adempiere la vostra missione”. Nel corso dell’udienza, il Papa ha salutato anche i membri della Commissione indipendente per la Protezione delle vittime degli abusi in Austria, accompagnati dal cardinale Christoph Schönborn e dal vescovo monsignor Klaus Kung. Era presente anche un gruppo di circensi, provenienti da diversi circhi romani, che hanno dato sul sagrato un piccolo saggio della loro arte. Funamboli, clown, giocolieri ed equilibristi hanno divertito Francesco, che ha sorriso compiaciuto e, al termine del breve spettacolo, si è alzato in piedi e ha applaudito, fermandosi infine a parlare con il piccolo gruppo di artisti che lo ha affettuosamente circondato.

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