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PAPA FRANCESCO: “GIOVANI DEVONO ESSERE INQUIETI, ALTRIMENTI MEDIOCRI O PUSILLANIMI”

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La voglia di vivere: alcuni pensano che sia meglio spegnere questo impulso, perché pericoloso. Ma vorrei dire, specialmente ai giovani: il nostro peggior nemico non sono i problemi concreti, per quanto seri e drammatici. Il pericolo più grande della vita è un cattivo spirito di adattamento che non è mitezza o umiltà, ma mediocrità, pusillanimità“. Lo ha detto il Papa, nel corso dell’udienza generale in piazza San Pietro, dove erano presenti circa 15 mila fedeli.

“Un giovane mediocre è un giovane con futuro o no? Rimane lì, non cresce, non avrà successo. La mediocrità o la pusillanimità, quei giovani che hanno paura di tutto, non andranno avanti. Mitezza, forza, e niente pusillanimità, niente mediocrità. Il Beato Pier Giorgio Frassati diceva che bisogna vivere, non vivacchiare”, ha proseguito Jorge Mario Bergoglio.

I mediocri vivacchiano. Vivere con la forza della vita. Bisogna chiedere al Padre celeste per i giovani di oggi il dono della sana inquietudine. A casa e in famiglia, quando si vede un giovane seduto tutta la giornata così, cosa pensano mamma e papaà? Questo è malato, ha qualcosa, e lo portano dal medico. La vita del giovane, è andare avanti, essere inquieto, la sana inquietudine, la capacità di non accontentarsi di una vita senza bellezza, senza colore. Se i giovani non saranno affamati di vita autentica, mi domando dove andrà l’umanità? Dove andrà l’umanità – conclude Francesco – con giovani quieti, non inquieti?”.

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