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PAPA FRANCESCO: DIO INSTAURA IL SUO REGNO CON LA MITEZZA, NON LA VIOLENZA

udienza san pietro


A differenza dell’uomo, “Dio ha pazienza” e instaura il suo Regno non con la violenza, ma la mitezza. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, riprendendo le catechesi dedicate alla preghiera del “Padre Nostro”. A riportare le parole del Papa è Vatican News.

Oggi, il Pontefice si è soffermato sull’invocazione “venga il tuo Regno”: parole che annunciano la “Buona Notizia della salvezza” che ci ha portato Gesù, sebbene il mondo sia ancora segnato dal peccato, dalla sofferenza, dalla guerra e dallo sfruttamento. Per Francesco, ciò dimostra che la vittoria di Cristo non si è ancora completamente attuata poiché tanti uomini e donne vivono ancora con il “cuore chiuso”. Per questo, il cristiano si rivolge a Dio chiedendo la venuta del suo regno, che è come dire: “Abbiamo bisogno di Te, Gesù; abbiamo bisogno che ovunque e per sempre Tu sia Signore in mezzo a noi!”. Si tratta di un segnale di speranza. “Regaliamola alle persone sconfitte e piegate dalla vita, – ha affermato il Papa – a chi ha assaporato più odio che amore, a chi ha vissuto giorni inutili senza mai capire il perché. Doniamola a coloro che hanno lottato per la giustizia, a tutti i martiri della storia, a chi ha concluso di aver combattuto per niente e che in questo mondo domina il male”.

Il Pontefice ha poi aggiunto che Dio ci precede e sorprende sempre, anche se il suo stile è la mitezza. “Il Regno di Dio – ha detto Bergoglio – è certamente una grande forza, la più grande che ci sia, ma non secondo i criteri del mondo; per questo sembra non avere mai la maggioranza assoluta. È come il lievito che si impasta nella farina: apparentemente scompare, eppure è proprio esso che fa fermentare la massa (cfr Mt 13,33). Oppure è come un granello di senape, così piccolo, quasi invisibile, che però porta in sé la dirompente forza della natura, e una volta cresciuto diventa il più grande di tutti gli alberi dell’orto (cfr Mt 13,31-32)”.

Infine, nei saluti in lingua, a più riprese, Papa Francesco ha parlato dell’odierno mercoledì delle ceneri, inizio del cammino quaresimale. “Il rito dell’imposizione delle ceneri sul capo – ha commentato in polacco – ci aiuta a comprendere la nostra fugacità, il bisogno della penitenza, del digiuno e della rinuncia”.

“Auguro a ciascuno di voi di vivere questo tempo in un autentico spirito penitenziale e di conversione – ha concluso rivolgendosi ai pellegrini italiani – come un ritorno al Padre, che attende tutti a braccia aperte per ammetterci alla comunione più intima con Lui”.

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