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OSTIA, IL COMUNE SFRATTA LA MOSCHEA

Istituto Islamico Ostia


Con lo scandalo affitti, tristemente famoso, del Comune di Roma anche altrove stanno iniziando ad emergere ulteriori problematiche relative ad immobili dati in affitto ma con problemi ancora in corso.

Questo è il caso dell’Istituto di Cultura Islamica di Ostia, situato in un immobile del Comune stesso con una concessione raggiunta quasi una decina di anni fa, ma i cui termini dell’accordo sono stati violati ripetutamente e in diversi modi.

L’accordo contratto infatti non prevedeva in alcun modo l’usufrutto dello stabile come luogo di culto e soprattutto non come abitazione privata, due indirizzi d’uso nei quali però per anni è stato ampiamente sfruttato.

Oltre a questa infrazione della concessione, si legge nella nota diramata dall’Albo pretorio del Comune, “risulta che l’istituto non abbia mai provveduto al pagamento di alcuna indennità per l’utilizzo dell’immobile”, andando così a creare una morosità pendente da 386 mila euro a carico degli usufruenti, raggiunti nel corso dei quasi dieci anni di utilizzo con un canone da 3.787 euro al mese e per i quali “secondo il dipartimento patrimonio, infatti, non può essere applicato lo ‘sconto’ dell’80 per cento, abitualmente accordato per le concessioni con fini sociali, perché l’utilizzo dell’immobile avrebbe fatto ‘venir meno i presupposti che giustificano la corresponsione ridotta dell’indennità d’uso per l’utilizzazione del bene'”.

Pietro Proietti

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