Fatti di Roma

ORDINE AGRONOMI DI ROMA, ALBERI ROMANI GRAVEMENTE MALATI. SOPRATTUTTO I PINI

“Non so quante centinaia o migliaia di Architetti, Ingegneri, Geometri, Naturalisti o Biologi siano stati assunti dal Comune di Roma, ma so che di Dottori Agronomi e Forestali ce ne sono solo 4. E parlo di Tecnici laureati con competenze esclusive nelle attività della Selvicoltura e della Gestione Forestale, nella Valutazione della Stabilità degli Alberi e nell’attribuzione del loro Rischio Statico”.

E’ quanto dichiara Patrizio Zucca, presidente dell’ordine degli Agronomi di Roma .

“Il verde di Roma – aggiunge Zucca –  è al collasso e rendendoci perfettamente conto delle tante difficoltà derivanti da un patrimonio arboreo cosi ampio ed esteso e dalle carenze di organico con competenze specifiche nel settore, l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Roma ha dato più volte il suo convinto aiuto mettendo a disposizione dell’Amministrazione numerosi Colleghi che hanno operato volontariamente e gratuitamente in diverse situazioni”.

“In particolare – continua Zucca –  con l’attuale Amministrazione abbiamo lavorato al Regolamento del Verde Urbano che, unica Capitale europea, Roma ancora non aveva e che ci auguriamo sia ormai prossimo alla definitiva approvazione, abbiamo fatto parte dei Tavoli Tecnici sulle tante problematiche della vegetazione arborea della città e siamo tutt’ora coinvolti, in collaborazione con la Protezione Civile regionale, nella identificazione degli alberi in conclamato pericolo di crollo presenti entro i plessi scolastici cittadini”.

“Avevamo avuto – sottolinea Zucca – ampie e ripetute assicurazioni che quanto prima si sarebbe provveduto all’assunzione di un congruo numero di Dottori Agronomi e Forestali, ma nel Concorso da poco uscito non siamo stati neppure considerati. A questo punto naturalmente la nostra disponibilità, ritenuta da qualcuno stranamente non importante, viene meno. Non diminuiranno, purtroppo, le tante situazioni di crisi derivanti, soprattutto, dalla presenza di un patrimonio arboreo così ampio e spesso vetusto inserito in un ambiente intensamente urbanizzato”.

“Sulla consistenza e la tipologia – sottolinea -delle specie arboree di Roma si sa poco. Al contrario di quello che succede in tutte o quasi le metropoli europee non è stato mai avviato infatti un serio e completo censimento degli alberi vegetanti in città. Il loro stato di salute, in senso generale, è assai variabile in relazione alle mille condizioni di interferenza con le infrastrutture cittadine.

“A Roma – spiega Zucca –  a fare paura è un parassita, la cocciniglia tartaruga (Toumeyella parvicornis) proveniente dal Nord America.  Occorre essere chiari, molto pericoloso, soprattutto per il pino domestico o “pino romano” come è anche emblematicamente chiamato, ma anche per il pino marittimo, specie poco presente in città, ma non meno importante da un punto di vista ecologico”.

“L’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Roma – conclude Zucca – ha ritenuto necessario sottolineare la necessità di intervenire in modo significativo ed urgente nei confronti di questo nuovo attacco alieno con un comunicato, pubblicato sul nostro sito, in cui ci dichiariamo disponibili a mettere a disposizione degli Enti preposti (in primo luogo il Servizio Fitosanitario Regionale) le nostre conoscenze e la nostra esperienza professionale per cercare di porre un freno all’attacco della Toumeyella. Rimango quindi preoccupato, ma fiducioso che la scienza saprà dare una risposta adeguata. Certo occorre agire in fretta”.

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