Giovani e Scuola

NELLA ASL ROMA 6 IL PROGETTO “SMART DRUGS? NO GRAZIE”

Informare i ragazzi di età compresa fra 13 e 19 anni sui danni fisici e psicologici causati dall’assunzione delle “smart drugs”, dell’eroina gialla e di altre droghe, attraverso attività di formazione e divulgazione nelle scuole del territorio. È l’obiettivo di “Smart drugs? No grazie”, il progetto realizzato dalla Asl Roma 6, con il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Velletri, in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti di Roma.

Il progetto si articola in quattro step. Il primo consiste in un corso di formazione, rivolto a farmacisti, che si svolgerà presso la Sala Viola dell’Ospedale dei Castelli, focalizzato sia sugli aspetti tossicologici e cardiologici delle smart drugs e dell’eroina gialla, che sulle conseguenze penali inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti tra i minori, che sempre più trova nel web il proprio terreno più fertile.

Il secondo passo è legato alla divulgazione vera e propria: i farmacisti adeguatamente formati terranno seminari nelle scuole superiori e medie dei Castelli, muniti di materiale didattico, video esplicativi e questionari, da somministrare al termine del percorso per verificare il livello di consapevolezza raggiunto dagli studenti sui rischi per la salute legati all’uso delle nuove droghe.

La terza tranche coinvolge le farmacie convenzionate del territorio (e, a seguire, dell’intera provincia di Roma), alle quali verrà distribuito materiale informativo. Il loro ruolo sarà determinante in quanto consentirà sia di aiutare i ragazzi che manifestano malesseri a causa dell’uso di queste sostanze, sia di aiutare i familiari che si trovano in difficoltà, fornendo loro i contatti dei servizi della Asl Roma 6: il Serd (Servizi per le dipendenze patologiche), il Csm (Centro di salute mentale) e il Tsmree (Tutela salute mentale e riabilitazione in età evolutiva).

Il quarto step sarà la fase del follow-up e dell’analisi dei risultati: il Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma 6 analizzerà il volume di accessi ai Pronto soccorsi e agli ambulatori Serd e Csm aziendali, causati dall’uso e abuso di queste sostanze, prima dell’inizio del progetto e a un anno di distanza.

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