Giovani e Scuola

MANIFESTAZIONE A ROMA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

È partito lo sciopero globale per il clima, con migliaia di giovani in più di 50 piazze italiane che chiedono giustizia climatica, stop al “greenwashing”, ma soprattutto un futuro per tutti.

A Roma, in piazza della Repubblica, diverse centinaia di ragazzi e ragazze, attivisti e semplici cittadini si sono riuniti per alzare la voce sul dramma del cambiamento climatico. “La nostra rabbia è energia rinnovabile”, si legge sullo striscione che apre il corteo. “Al governo chiediamo misure radicali per finanziare le fonti energetiche rinnovabili. Che siano tassati gli extra profitti delle aziende energetiche che stanno guadagnando con la crisi della guerra in Ucraina. E poi investire nelle città, che oggi sono invivibili. E nel trasporto pubblico e privato- dice all’agenzia Dire Alessandro Marconi, tra i portavoce di Fridays For Future, il movimento ambientalista promotore degli scioperi- per ora da tutti i partiti non abbiamo visto seri segnali. Ci aspettiamo da tutti i partiti, soprattutto da quelli che si dicono di sinistra, un cambio radicale”.

Ad aprire il corteo, il cartonato di un cane a sei zampe, simbolo di Eni, che sovrasta una montagna di banconote. E un pallone azzurro a forma di Pianeta Terra. “Vogliamo smascherare le politiche di greenwashing che vediamo nelle aziende capitalistiche, che di riempiono la bocca di un’ecosostenibilità dedita al profitto”, dice alla Dire Lorenzo, 16 anni, studente del liceo Gullace. Tanti i giovani e giovanissimi con cartelli colorati e volti dipinti di verde e del simbolo della pace. Dal megafono urlano: “Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città”. Sofia e Gloria hanno 14 anni e si dicono “molto preoccupate perché stanno distruggendo il nostro futuro. La politica non si occupa di noi. Per questo è importante scendere in piazza e tenere alta l’attenzione su queste tematiche”.

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